maandag 26 december 2011

Steve Jobs e l'amore.



L'altra sera guardavo un bel documentario sulla vita di Steve Jobs  (TG 2 Dossier), e ci sono alcune cose che mi hanno colpito e che mi spingono a scrivere questo post.

La Apple nasce dalla mela. Jobs è stato da giovane persino fruttariano, ossia un vegetariano/vegano che si nutre soltanto dei frutti delle piante (così che neppure le piante vengano uccise). Dico da giovane, perchè negli anni sembra che Jobs fosse tornato a mangiare il pesce, e in particolare il sushi di cui era molto ghiotto.

Ho guardato un po' in giro su Internet. La Peta lo ringrazia per il suo impegno vegetariano. Pare che abbia contribuito a non fare rinnovare il sodalizio tra la Disney e la Mc Donald's. Pare che abbia ideato dei programmi  per rendere riconoscibili i volti dei gatti. (?) O fatto mettere delle frasi carine a favore della dieta vegetariana in alcuni cartoni animati di successo.

Molti siti anti-vegetariani festeggiano, perchè Steve Jobs è morto giovane di cancro, e questa sarebbe la prova che la dieta vegetariana è nociva alla salute.  Sono questi i rischi di portare a favore degli animali la tesi salutista/egoistica:"mangiare gli animali fa male".

Mangiare gli animali fa male alla propria anima. E' un atto mostruoso da un punto di vista etico. Parlare d'altro non ha senso ed è anzi deleterio.  Mangiare carne fa male all'ambiente, al cuore e alla prostata: queste sono eresie senza senso che non contribuiscono certo al bene degli animali.

Mangiare bambini fa male al pancreas? Vi  fate domande simili? E allora...

Comunque un vegan che mangia sushi è improponibile. Steve Jobs non era nè vegetariano nè  tantomeno vegano o fruttariano (lo sarà stato per lo più una settimana)..Se questa fosse la notizia, il mio  articolo non avrebbe ragione di essere.

La cosa che invece  mi ha veramente colpito in quel documentario è stata la frase più e più volte ripetuta: "Steve Jobs aveva un sogno: voleva cambiare il mondo."

Oggi il mondo ha certamente moltissimi milioni di computers iphone ipad ipod itune, e cosa è cambiato? Milioni di animali vengono ogni giorno schiavizzati sfruttati massacrati e mangiati dagli esseri umani di questo mondo. Prima di Steve Jobs e dopo di lui. Niente è cambiato. Il mondo non è cambiato.

Se Steve Jobs avesse voluto, dalla sua posizione e con il suo genio avrebbe potuto fare molto, e non ha fatto pressochè nulla. Che la Peta lo ringrazi, mi lascia avvilito e triste. Non perchè Steve Jobs non fosse un'ottima persona, ma perchè la Peta dovrebbe ringraziare esclusivamente le persone che amano totalmente gli animali. Non altri, seppure carismatici e importanti, che abbiano espresso qualche simpatia, subito modificata o ritrattata o ridimensionata.

Gli animali non hanno bisogno di "una simpatica pacca sulla spalla". Gli animali hanno bisogno che l'umanità smetta di schiavizzarli, e di mangiarli.

E non sono solo gli animali ad averne bisogno. Siamo noi, Razza Umana, ad averne maledettamente bisogno. E non per l'ecosistema. Non per la nostra salute. Non per la nostra economia.

Dalla sua posizione e con il suo genio Steve Jobs avrebbe potuto dire al mondo quanto sia abominevole mangiare gli animali. Non lo ha fatto perchè il suo concetto di voler cambiare il mondo era estremamente superficiale ed infantile.

Quando gli hippies parlavano di voler cambiare il mondo, si riferivano a qualcosa d'altro. Si pensava, allora, che fosse l'amore la cosa di cui il mondo avesse più bisogno. L'amore.

Se potessi conversare con  Steve Jobs, gli direi che è l'amore la cosa che cambia il mondo. Non vendere milioni di apparecchi elettronici. Vorrei dirlo a tutti coloro che vorrebbero cambiare il mondo.

Vorrei dire a tutti voi che senza amore non si va da nessuna parte. Cosa intendete voi per amore, vi chiedo? 

L'amore non è quella cosa che vi scalda il letto e non vi fa sentire soli. L'amore non è quella cosa che sfregandosi contro il vostro corpo vi provoca un orgasmo. L'amore non è quella cosa che vi permette di avere il controllo della situazione.

L'amore è qui e ora, sempre. Che tu lo voglia o no. Ti confronta ogni istante. Non si può scappare.

Il dolore e la disperazione degli animali di cui tu sei il carnefice, è il tuo stesso dolore, è la tua stessa disperazione. Se vuoi cambiare il mondo non puoi fare a meno di confrontarti con l'amore.

E se desideri confrontarti con l'amore, non puoi fare a meno di constatare che da questo momento in avanti non ti è più possibile in alcun modo nutrirti di carne e di pesce.

Questa presa di coscienza, cambia il mondo.

zondag 25 december 2011

Il fallimento di Steve Jobs.


L'altra sera guardavo un bel documentario sulla vita di Steve Jobs  (TG 2 Dossier), e ci sono alcune cose che mi hanno colpito e che mi spingono a scrivere questo post.

La Apple nasce dalla mela. Jobs è stato da giovane persino fruttariano, ossia un vegetariano/vegano che si nutre soltanto dei frutti delle piante (così che neppure le piante vengano uccise). Dico da giovane, perchè negli anni sembra che Jobs fosse tornato a mangiare il pesce, e in particolare il sushi di cui era molto ghiotto.

Ho guardato un po' in giro su Internet. La Peta lo ringrazia per il suo impegno vegetariano. Pare che abbia contribuito a non fare rinnovare il sodalizio tra la Disney e la Mc Donald's. Pare che abbia ideato dei programmi  per rendere riconoscibili i volti dei gatti. O fatto mettere delle frasi carine a favore della dieta vegetariana in alcuni cartoni animati di successo.

Molti siti anti-vegetariani festeggiano, perchè Steve Jobs è morto giovane di cancro, e questa sarebbe la prova che la dieta vegetariana è nociva alla salute.  Sono questi i rischi di portare a favore degli animali la tesi salutista/egoistica:"mangiare gli animali fa male".

Mangiare gli animali fa male alla propria anima. E' un atto mostruoso da un punto di vista etico. Parlare d'altro non ha senso ed è anzi deleterio.  Mangiare carne fa male all'ambiente, al cuore e alla prostata: queste sono cazzate senza senso che non contribuiscono certo al bene degli animali.

Mangiare bambini fa male al pancreas? Vi  fate domande simili? E allora...

Comunque un vegan che mangia sushi è improponibile e quindi lascerei stare Steve Jobs nel mondo dei suoi adorati computer e dei suoi adorati soldi.

La cosa che più mi ha colpito in quel documentario è stata la frase più volte ripetuta: "Steve Jobs aveva un sogno: voleva cambiare il mondo."

Oggi il mondo ha certamente moltissimi milioni di computers iphone ipad ipod itune, e cosa è cambiato? Milioni di animali vengono ogni giorno schiavizzati sfruttati massacrati e mangiati dagli esseri umani di questo mondo. Prima di Steve Jobs e dopo di lui. Niente è cambiato. Il mondo non è cambiato.

Se Steve Jobs avesse voluto, dalla sua posizione e con il suo genio avrebbe potuto fare molto, e non ha fatto pressochè nulla. Che la Peta lo ringrazi, mi lascia avvilito e triste.

Dalla sua posizione e con il suo genio avrebbe potuto dire al mondo quanto sia abominevole mangiare gli animali. 

Questo sì che avrebbe contribuito a cambiare il mondo.  Altro che peace and love, dollari e computers...

zaterdag 17 december 2011

Ciao Cesária.




Vorrei salutare colei che mi ha fatto così tanta compagnia. Per un periodo non ho ascoltato che lei, con le cuffie, di notte, ballando la mia inquietudine e riempiendo il mio cuore.

 Cesária Évora ha lasciato oggi questo pianeta. Onori ad una Regina che sale nel Cielo. 


 





 










dinsdag 6 december 2011

L'anima al macello.





Tutto sommato il massacro quotidiano di miliardi di animali è soltanto un concetto. Un'idea. Una nuvola che appare nella mente, per poi scomparire e tornare nel nulla. Se compro il mio etto di cotto e penso che un maiale è stato torturato tutta la "vita" e poi massacrato, per diventare il mio spuntino, posso provare qualche secondo di disagio. Che subito passa. Eccomi a pensare alla prossima partita di Champions League, o  magari eccomi già perso nella scollatura della salumiera. Un'idea non è niente.

L'Olocausto è un'idea. Non è accaduto a me che scrivo o a te che leggi. Se qualcuno mi dice che sono state ammazzate milioni e milioni di persone, nessuno può negarmi la libertà di dire, tra me e me: "E chi se ne frega..."

La libertà di chi mangia gli animali, è quella di dire lo stesso chissenefrega. Con la differenza, che chi gli animali li mangia, e che quindi spende soldi per acquistarne i cadaveri, è il mandante diretto della strage: colui che paga lo stipendio del boia.



Per questo motivo sull'Olocausto vengono girate moltissime opere cinematografiche, documentari e via dicendo. Le immagini, i suoni, le storie dei singoli, cominciano a modificare un insignificante concetto in qualcosa d'altro. Al volatile concetto si aggiungono emozioni, sentimenti. Il semplice pensare si arricchisce del sentire, quasi sulla propria pelle. La sofferenza. L'abuso. La violenza. Il crimine. La barbarie. La disperazione. Parole tutte che si addicono sia all'Olocausto degli Ebrei che al panino col prosciutto

I campi di sterminio sono stati raccontati, filmati, mostrati in ogni possibile maniera. Giustamente ci si è preoccupati che sopratutto i giovani, che sopratutto i bambini potessero vedere ciò che gli esseri umani avevano fatto.

Il macello non viene mostrato. Ai bambini si raccontano cazzate incredibili sulle mucche Caroline che pascolano felici e danno il buon latte. Ai bambini si mente e si nasconde, perchè se i bambini potessero vedere il macello, la carne non la vorrebbero più mangiare

Quanti adulti, in percentuale, smetterebbero di mangiare carne se dovessero assistere a ciò che accade ogni giorno in un macello? L'80 per cento?

Il macello deve rimanere un concetto. La Champions League e le tette della salumiera faranno il resto.  Tanto al macello ci va qualcun altro. Nei lager degli allevamenti ci sta qualcun altro. E per fortuna nessuno ce lo fa vedere. Per fortuna!


Per fortuna, a "Porta a Porta" non ci dicono che mangiare carne è da criminali.
Per fortuna, la Littizzetto non ci racconta che mangiare carne e pesce è una cosa schifosa.

Al macello, ci va la nostra anima.

zondag 27 november 2011

La chiave che non c'è.

Trascorro molto tempo di fronte a questo muro. Cerco un'apertura, ma non la trovo. Mi dico che un'apertura ci deve essere, e allora continuo a cercarla. E a non trovarla.

Credo che siano ad occhio e croce dieci anni. Dieci anni che sono diventato vegetariano. E' accaduto un giorno di colpo, senza preavviso, proprio da un momento all'altro. Una benda che scivolava via. Un'apertura nel filo spinato.

Spesso, di fronte al muro, mentre tasto alla ricerca di un'apertura anche piccola, che non trovo, mi viene lo sconforto. Le ho provate tutte, arrampicarmi, scavare, mimetizzarmi, indossare passamontagna, urlare, implorare, dare calci. Il muro è semplicemente troppo.

Ciò che gli esseri umani fanno agli animali passa inosservato nell'universo. E non resta che adeguarsi, cercare di sopravvivere al meglio, circondato da propri simili che come zombie si nutrono di cadaveri discorrendo magari di Dio, arte o filosofia, civiltà.

A volte, li sento persino parlare d'amore.

zaterdag 29 oktober 2011

Amore di gnocca.



Questa signorina si chiama Irina Shayk, è una modella russa che appare sulla copertina di una purtroppo nota rivista "femminile" italiana. Rivista che non solo pubblicizza la moda delle pellicce, ma che anche si prende la briga, pur di vendere copie, di pubblicare le esternazioni deliranti di questo armonioso agglomerato di carne umana.

Da uomo vegano, questa "carne" certo la "mangerei". Pubblicamente affermo di non voler avere più niente a che fare con donne che mangiano (o indossano) gli animali, ma forse nel segreto di una alcova un peccatuccio me lo permetterei, non sono mica perfetto.

Questa signorina afferma di amare molto gli animali, e al tempo stesso afferma di non voler rinunciare alle pellicce. La natura le ha donato un corpo molto bello, ma non ha potuto fare altrettanto con il cervello e la sensibilità. Forse neppure la natura è perfetta, anche se ho il forte sospetto che ciò valga solo per la razza umana.

In questa interessantissima chiamiamola intervista, Irina una cosa intelligente però la dice: è da ipocriti condannare l’uso della pelliccia mentre al tempo stesso si accetta di mangiare la carne e di indossare scarpe in pelle.

Mi associo. Chi mangia gli animali non ha nessun diritto ad indignarsi per le pellicce, per la caccia o per il Palio di Siena. 

Irina però parla d'amore. Irina ama gli animali, ma non per questo rinuncia alle pellicce. Forse l'amore di cui parla è l'attrazione che una giovane gnocca può provare per un giocatore di calcio, per un ricco uomo d'affari, o per una parure di diamanti.

Come chi mangia gli animali ma al tempo stesso dice di amarli. Forse è anche qui solo un malinteso sull'uso del termine amore.

Se mi trovassi nell'alcova con Irina, potrei certamente pensare di "amarla", ma anche i miei ormoni circa la parola amore tendono a fare un po' di confusione.
 

dinsdag 11 oktober 2011

Professione: vegano - Beroep: veganist.


E così mi ritrovo disoccupato. A 44 anni, in terra straniera, con una non perfetta conoscenza della lingua del paese che mi ospita.

Vivo in Olanda da due anni. Per campare ho fatto il lavapiatti in un ristorante egiziano. In mezzo a tonnellate di liquami di animali massacrati, cucinati, divorati. Ho retto 24 mesi, lavorando come uno schiavo, in mezzo ad una sporcizia indescrivibile, condizioni igieniche assurde per un paese civile come l'Olanda, e condizioni di sicurezza inesistenti. Contratto a zero ore, e una parte del salario in nero.

Quando sono scivolato nella melma della cucina, e sono andato a sbattere pesantemente la testa contro una scala di acciaio; quando mi sono sollevato dal mio bagno di sangue e ho capito che ero ancora vivo, ho pensato che forse era il caso di cercare un altro lavoro.

Così ho provato a fare il cameriere in una piccola pizzeria italiana. Niente più sporcizia, niente più liquami o bestemmie in arabo. "Solo" prosciutti, salami, mozzarella e tonno in scatola. E bestemmie in italiano.

Ieri ho detto basta. Basta farmi trattare di merda, e per di più da persone che fanno i soldi cucinando e vendendo cadaveri di animali. Basta ! Ci sarà pure un modo per svegliarsi da questo incubo...

Non ne posso più di questo mondo criminale, eppure devo pur andare avanti. Chiederò il sussidio di disoccupazione? Me lo daranno? Lo voglio davvero, un sussidio di disoccupazione? E intanto che faccio?

Ok, calma. Intanto perfezionerò lo studio di questa lingua, non mi manca poi molto. Ho un titolo di operatore socio-sanitario riconosciuto qui in Olanda, potrei ritornare a lavorare con i pazienti psichiatrici, come facevo in Italia.

Nelle "Case Famiglia" i miei compiti comprendevano  il dover cucinare per gli ospiti. Carne e pesce naturalmente. Nelle strutture più organizzate si tratterebbe "solo" di servire pasti già confezionati. Tutto sommato meglio che lavorare in una macelleria...

Posso andare avanti qualche mese. Posso farcela. E nel frattempo continuare a fare il postino part-time senza contratto. Questo sì un lavoro vegano! 

Tranne quando si tratta di consegnare le varie pubblicità di generi alimentari/cadaveri di animali segregati e uccisi e venduti all'ingrosso, la rivista "Il Pescatore di Scheveningen", e numerose altre simili amenità.

Bisogna fare compromessi. Altrimenti la condizione di disoccupato diventerebbe la conseguenza dell'essere vegano. Invece no.
Sono disoccupato per lo stesso motivo per cui sono vegano. In un mondo normale non ci sarebbe alcun bisogno di essere vegano. In un mondo normale nessuno si sognerebbe di fare del male agli animali, di sfruttarli e meno che mai di mangiarli  o di indossarli. 

E così in un mondo normale non ci sarebbe la disoccupazione, non esisterebbero  ricchezza e povertà, e non ci sarebbe violenza. L'imbecille crudeltà che la razza umana adopera verso gli animali, è la stessa imbecille crudeltà che essa  adopera contro se stessa.

L'imbecille crudeltà di un tiranno tipo Gheddafi, Mubarak, il dittatore dello Yemen e dir si voglia, ha la stessa matrice che porta la vicina di casa tanto gentile ad acquistare al supermercato  la sua fettina di carne.

La violenza e l'orrore non abitano solo a Tripoli, in Somalia o al Cairo. Lo schifo e la depravazione morale non contraddistinguono solo gli uomini politici, i mafiosi e i finanzieri.

Se apri il tuo frigorifero, tu lettore di questo post, cosa vedi?

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En zo bevind ik mijzelf werkloos. Op 44 jarige leeftijd, in een vreemde land, met een matige kennis van de (Nederlandse) taal.

Al twee jaar woon ik in Nederland. Om te overleven, heb ik twee jaar gewerkt in een Egyptisch restaurant. Tussen ontelbare resten geslachte, gekookte en gegeten dieren. 24 maanden lang heb ik me  kunnen verzetten. Te midden van onbeschrijfelijk afval. Hygiëne en werkveiligheid van een schandalige niveau voor een geciviliseerd land als Nederland. Gewerkt als een slaaf. Nul uren contract, en een deel van het salaris "zwart".

Toen ik in de modder van de keuken uitgleed en mijn hoofd tegen een stalen trap bonkte; toen ik mijn plas bloed zag en wist dat ik nog leefde, bedacht ik me opeens dat ik als de bliksem weg moest zijn.

Dus probeerde ik een ober in een kleine Italiaanse Pizzeria te zijn. Geen vuilnis meer, geen rioolwater en kakkerlakken, geen vervloekingen in het Arabisch. "Alleen" maar ham en mozzarella kaas, salami en tonijn. in blik.  En vervloekingen het Italiaans.

Gisteren heb ik "basta!", genoeg gezegd. Genoeg met het me te laten me behandelen als stront, en vooral met mensen die geld verdienen met het koken en verkopen van vermoorde dieren. Genoeg! Er moet wel een manier zijn  om uit deze nachtmerrie wakker te worden.

Ik kan niet meer verder met deze criminele wereld, maar ik moet wel verder gaan. Zal ik een uitkering aanvragen? Zal ik aan de wettelijke voorwarden voldoen? Wil ik echt een werkloosheidsuitkering krijgen? Wat moet ik doen?

Okè, rustig nu. Ondertussen kan ik de studie van deze taal verfijnen. Met mijn diploma kan ik weer in de psychiatrie gaan werken, zoals ik in Italië deed.

In die kleine "Familiehuizen" moest ik voor de cliënten ook koken. Vlees en vis natuurlijk. In grotere werkplaatsen zou ik "alleen" kant-en-klaar maltijden opdienen.Tenslotte beter dan in een slagerij te gaan werken.
Ik kan nog wel een paar manden doorgaan. Nog steeds heb ik de postbezorgerbaantje (part-time, zonder contract). En echte veganistische baan!...maar niet heus.Vaak moet ik voedseladvertenties bezorgen, vol vlees en vis. En "De Scheveningse Visser" tijdschrift enzovoorts.
Soms moet je een middenweg kiezen. Anders zou de werkloosheid het gevolg zijn van de veganistische standpunt. En dit is niet waar.

De reden dat ik werkloos ben, is hetzelfde reden waarom ik veganist ben. In een normale wereld zou er geen reden om veganist te zijn. In een normale wereld, zou er niemand  kunnen bedenken dieren te doden en  op te eten.

Dus in een normale wereld zou er geen werkloosheid bestaan. Geen rijkdom, geen armoede. Geen geweld.
Die idiote wreedheid waar het menselijke ras dieren mee behandelt is dezelfde idiote wreedheid die het menselijke ras tegen zichzelf verricht.

Kunnen we niet de idiote wreedheid van een tiran als Khadaffi, Mubarak of Saleh vergelijken met de boodschappen die mijn aardige buurvrouw in de Albert Heijn doet ?

Geweld een verschrikking wonen niet alleen in Tripoli of in Somalië. De morele verdorvenheid is niet alleen kenmerk van de maffia, van de politici of van de financiële handelaars.
Als jij in je koelkast kijkt, wat zie je dan?

donderdag 6 oktober 2011

Eutanasia di un fagiolo - Euthanasie van een boon.


quando penso di trovarmi ad un livello di moderazione tale da potermi mantenere civile nei confronti di chi civile non è;

e quando mi faccio della moderazione, e chissà pure della compassione arma e scudo, onde portare a termine un'altra giornata senza perdere il mio posto di lavoro, passare una notte in galera, o amenità simili;

quando sbuca un poco di sole e non tira troppo vento, o almeno non nella direzione contraria a quella che vorrei percorrere in bicicletta;

quando la mia squadra del cuore, che milita ingiustamente e dolorosamente nel Campionato Dilettanti, è riuscita finalmente a sconfiggere il Catel Rigone portandosi prima in classifica;

e quando una che mi sembra veramente carina sembra sorridermi al supermercato;

quando è uno di quei bei giorni in cui la vita non sembra fare poi tutto quanto questo schifo

ecco che arriva il solito o la solita imbecille

che dice che per mangiare bisogna comunque uccidere

che è la legge della natura

e che uccidere una pianta o un animale

è la stessa cosa


als ik denk dat ik zo kalm ben, dat ik een beschaafd gedrag kan houden tegenover degenen die niet beschaafd zijn;

en als ik kan kalmte, en misschien ook mededogen, als wapen en schild gebruiken, om een andere dag af te sluiten zonder mijn baan te verliezen, een nacht in de gevangenis te moeten zitten, of andere gelijksoortige aangename situaties;

als wat zon uitkomt, en het waait niet te veel, tenminste niet tegenover de richting waar ik naartoe wil fietsen;

als mijn favoriete voetbal team, die onrechtvaardig en pijnlijk in de eerste klasse speelt, is eindelijk koploper geworden;

en als een leuk meisje tegen mij bij de Albert Heijn glimlacht;

als het is een van die mooie dag wanneer het leven blijkt niet zo walgelijk te zijn

daar komt als gewoon een idioot te zeggen

dat het is nodig toch te doden om te eten

dat dit de wet van de natuur is

end dat een plant of een dier te vermoorden

het is hetzelfde

woensdag 5 oktober 2011

Amanda Knox non è vegana.


Il mio indirizzo e-mail è su yahoo.it  Questo significa che ogni volta che mi disconnetto dal mio indirizzo e-mail, vengo automaticamente rediretto alla pagina principale di Yahoo! E così ogni giorno immancabilmente mi becco la sequenza di articoli che Yahoo! piazza sulla propria home page.

  Si tratta per lo più di gossip. Storie che riguardano soubrette consigliere regionali, o giocatori di calcio, oppure incredibili scoop tipo "Sta per arrivare l'Autunno". Il titolo di questi articoli evoca spesso qualcosa di molto interessante, o strabiliante. Se poi ne leggi uno, ti accorgi che non hai letto niente. Nemmeno delle sane puttanate. Proprio niente.

  La cosa buffa è scorrere i commenti lasciati dagli altri navigatori, gente che probabilmente si è trovata lì come me, rediretta dalla propria casella di posta. A volte veri e propri insulti nei confronti della redazione di Yahoo! Commenti che non riguardano l'argomento dell'articolo, bensì l'insussistenza dell'articolo stesso. E la cosa sarebbe pure divertente, se non mi venisse poi il pensiero che Yahoo! è proprio questo che vuole (ma com'è che le multinazionali sono sempre più furbe di noi?).

  E dunque neppure mi sono prima documentato sulla veridicità di ciò che scrivo nel titolo di questo post.  E neppure penso che possa interessare a qualcuno, meno che mai a me, se Amanda Knox sia vegana o meno. Sarebbe stato interessante immaginare una vegana killer e menzognera, chissà nelle arringhe dei suoi avvocati sarebbe spesso rimbalzato il termine "vegan", questo angelo che neppure beve il latte per non fare del male alle mucche!

  E invece, e lo presumo del tutto arbitrariamente, Amanda Knox non ha nulla a che fare con l'amore e il rispetto di tutti gli animali. Nè ha nulla a che fare con questo blog, con me, o con l'Olanda.

  Però fa audience, e se lo fa Yahoo!, allora lo faccio pure io (e gli insulti sono più che benvenuti).

                                                                !

woensdag 14 september 2011

Sei vegetariano, vegano o clinton?

Di certo noi vegani abbiamo preso la palla al balzo, e abbiamo fatto bene. Un nome famoso, la parola "vegan" associata al concetto di salute e guarigione. Non potevamo nè dovevamo lasciarcelo scappare, il nostro Bill.

Il nostro Bill è un uomo intelligente. 65 anni, cardiopatico, scopre che la dieta vegana può salvargli la vita. E visto che per molti una verità diventa vera solo quando passa in televisione e sui giornali, la "causa" ci guadagna moltissimo. (forse)

Guai a me, dunque, se mi metto a polemizzare, o a gettare il mio solito veleno di ragno (perchè de spin, in olandese, significa il ragno, lo sapevate?). Ben venga, ben venga, il nostro Bill. E che molti altri seguano il suo esempio. Dopo un cardiopatico famoso, magari un obeso famoso tipo Giuliano Ferrara (peccato per Pavarotti sia troppo tardi), o un diabetico insigne...

Allora dai, lasciamo perdere se il nostro Bill indossa scarpe di cuoio, o se il cinturino del suo orologio è in pelle. Va bene così, facciamo quasi finta che non ce ne siamo accorti. Per la causa, questo e altro.

Certo che però il termine vegan al nostro Bill non si adatta proprio a pennello. Le motivazioni "prettamente salutistiche" sono territorio dell'ego, appannaggio di quell'"io" che non volendo morire decide di nutrirsi in modo sano. Che tali  motivazioni si traducano in comportamenti alimentari etici è cosa piacevole, ma  il termine "vegan" racchiude ben altro che l'alimentazione.

Se il nostro Bill rinuncia alle proteine animali ma continua ad indossare scarpe di cuoio, come possiamo definirlo? Vegano no. Sarebbe un vegano di serie B, o di serie C2, come quelle persone che si dicono vegetariane ma mangiano il pesce (o che magari, come il Signor Ministro Brambilla, lo vendono...)

Se il nostro Bill per motivi di salute fa la dieta vegan, propongo di chiamarlo clinton.

Un "clinton", sarà una persona che si nutre in modo vegan per motivi utilitaristici, ossia per salvare la propria pelle. 

Un clinton potrà continuare a fare abuso degli animali in altri modi: con l'abbigliamento, con la vivisezione, portando i nipotini al circo, allo zoo e all'acquario.

Un clinton non dovrà essere così estremista da amare e rispettare gli animali per davvero.

Magari un clinton gli animali li potrà pure detestare. O sfruttare. O persino uccidere per divertimento.

Un macellaio, ad esempio, potrebbe diventare clinton per motivi di salute, ma continuare felicemente a vendere pezzi di carcassa fischiettando. Un appassionato pescatore o cacciatore potrebbe per lo stesso motivo diventare clinton, senza dover rinunciare al suo "sport" preferito. 

La terminologia va aggiornata. Bisogna farlo, almeno per correttezza di informazione.

E' importante che un clinton non sia scambiato per un vegano. O che magari  il sottoscritto non venga scambiato per un clinton...

dinsdag 23 augustus 2011

Il Buddha che mangia i bambini.


L'atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti degli animali è fortemente specista, cinico, egoista ed insensibile. L'amore di Dio non li contempla. Gli animali sono degli oggetti, creati per essere schiavizzati, torturati, massacrati e divorati dalla "divina" creatura "umana". La dottrina cattolica su questo punto non ammette discussioni. Il vegetarianesimo (che esistano i vegani neppure lo immaginano) vieme al massimo tollerato, se non ridicolizzato o tacciato di essere una delle qualità dell'Anticristo (vedi a proposito questo link: http://www.veganitalia.com/modules/news/article.php?storyid=1040)

L'atteggiamento dei protestanti e degli ebrei mi sembra identico.

Gli amici musulmani, impegnati in questi giorni nel ramadan, non mangiano la carne di maiale perchè impura. Il resto lo divorano allegramente, tutt'al più dopo il calare del sole.

Gli induisti venerano la mucca, ma non mostrano pietà alcuna verso gli altri animali. Essi dicono che la mucca è la madre, e per questo ne bevono il latte. Come se io mettessi mia madre in un allevamento, la fecondassi artificialmente ogni 6 mesi e le spremessi meccanicamente le mammelle tre volte al giorno.

I buddhisti sono un caso a parte. Assegno loro il primissimo premio in quanto a ipocrisia. Essi dicono che il Buddha ha insegnato a non mangiare la carne di un animale che è stato ucciso per te. Ma che nel Pali Suttas non menziona il vegetarianesimo. E inoltre i monaci (e tra essi il Dalai Lama in testa), poverini, essi sono letteralmente costretti a mangiare qualsiasi cosa venga loro offerta nella ciotola dell'elemosina, quindi anche carne e pesce. Poveri monaci, ma guarda un po' che sacrifici devono fare!...

Mi sono avventurato in un forum buddhista (http://www.spiritualforums.com/vb/showthread.php?t=21004)  per chiedere cosa succederebbe, se nella ciotola venisse deposta della carne umana, magari di bambino. I monaci mangerebbero pure quella?
Non si sa. Per ora nessuno mi ha voluto o saputo rispondere. Con un po' di fortuna qualche buddhista errante passerà da questo blog e  lascerà un commento chiarificatore.
Di fatto i paesi buddhisti non sono affatto vegetariani, nonostante il Buddha pare lo fosse e insegnasse a non mangiare la carne.

E così la nostra religiosissima vecchina se ne va al supermercato, e se ne frega altamente se la sua fettina di carne implica sofferenze atroci e crudeltà inaudite.
Andrà in paradiso perfino se, per risparmiare, acquisterà le uova di galline rinchiuse in gabbia, e non quelle che provengono da galline "libere" (di camminare in un capannone e di essere macellate appena giudicate poco produttive).

E il nostro monaco buddhista forse raggiungerà l'illuminazione e interromperà la ruota del karma anche se, tra una meditazione e l'altra, assaggerà la carne di un bimbo non ucciso espressamente per lui.

E tu che stai leggendo (se non sei veg), hai il cuore in pace.

Vieni preso in giro da tutti, religiosi, politici, artisti e gente dello spettacolo. E magari fai un'offerta a Telethon, che finanzia la vivisezione, e così hai il cuore ancora più in pace.

Guardi la televisione e tutte le allegre pubblicità che ti invitano a mangiare carne e pesce, e a bere latte che fa tanto bene. Non ti fanno vedere i macelli, il sangue, gli orrori degli allevamenti. Non ti fanno sentire le urla disperate degli animali. Ti mettono una accattivante musichetta, ti mostrano un prato verde e dei bambini felici.

Tu, nella tua indolenza, sei più colpevole di loro.

Persino più colpevole dei vari Gerry Scotti (Pellicce Annabella, Mc Donald's) e Gene Gnocchi (carne Montana), che pur di mettere in tasca altri quattrini non esitano a fare da testimonial alle più feroci multinazionali della morte.



donderdag 4 augustus 2011

Dieren tijdens ramadan - Gli animali durante il ramadan



Nee, ik vind ramadan helemaal niet leuk. Omdat ik vegetariër ben.


Het klinkt zeker gek, maar toch! Hoe ga ik nu het in het Nederlands uitleggen? Ik moet heel kleine makkelijke zinnetjes maken.


Ik heb helemaal niks tegen moslims. Ik heb vrienden uit Marokko en Egypte. We gaan heel goed met elkaar, we werken gezellig samen. 


Ik ben Italiaan, was een katholiek geboren, maar ik heb geen geloof. Geen interesse in de Bijbel, geen interesse in de Koraan ook.


Ik hou van dieren. Dieren zijn mijn engelen en mijn heilige boeken. En ik bedoel, alle dieren.


Vaak hoor ik mensen zeggen "Ik hou van dieren", maar wat ze echt bedoelen is dat ze van katten of honden houden. Andere dieren eten ze gewoon.

Ik hou van katten en honden ook. Heel veel. En ik hou van koeien en varkens, van alle vissen. Ik hou van kippen. Van spinnen ook, natuurlijk! Alle dieren zijn lief.


Ik vertrouw niet in het bestaan van een god, maar ik zie god in dieren. Net als ik god in kleine kinderen zie.


Kleine kinderen en dieren zijn gelijk. Hetzelfde puurheid. Hetzelfde hulpeloosheid.

Ramadan, zo heb ik geleerd, is een maand van de islamitische maankalender. In deze maand vasten sommige mensen gedurende de dag.

Waarom doen ze dat? Omdat god, geloven ze, het zo wil.


Tijdens de dag gaan deze mensen gewoon hard werken zonder eten en drinken. Maar, als de zon onder de horizon verdwijnt, eten ze weer. Dieren, natuurlijk.


Houdt god niet van dieren? Wat voor een god is dat? Hij geeft gewoon de toestemming om dieren te slagen en te eten. Zulke god kan niet bestaan.


Eten dieren is een misdaad. Als je een dier eet, het is net zo als je een kind eet. Het is zo duidelijk. Maar toch, iedereen: de moslims, de katholieken, de hindoes...iedereen. Ze krijgen van hun god geen straf. Ze vinden het lekker.


Lekker de dieren vinden het niet. Tidens de ramadan, net als tijdens sinterklaas, de dieren gaan gewoon dood


TRADUZIONE IN ITALIANO:


No, il ramadan non mi piace. Perchè sono vegetariano.


Suona di sicuro folle, ma è così. Come faccio ora a spiegare questa cosa in olandese? Devo fare delle frasi molto brevi e semplici.


Non ho assolutamente nulla contro i musulmani. Ho amici marocchini ed egiziani. Andiamo bene d'accordo, lavoriamo bene insieme.


Io sono italiano, nato cattolico, ma non sono credente. Non nutro interesse alcuno nè nella Bibbia, nè nel Corano.


Io amo gli animali. Gli animali sono i miei angeli e il mio testo sacro. E intendo dire, tutti gli animali.


Sento spesso molta gente dire che ama gli animali, ma ciò che in realtà essi intendono è che amano i cani e i gatti. Gli altri animali li mangiano tranquillamente.


Pure io amo moltissimo i cani e i gatti. Ma amo anche le mucche e i maiali. Tutti i pesci. Le galline. E i ragni, naturalmente! ("de spin" in olandese significa "il ragno", n.d.r.) Tutti gli animali.


Non credo nell'esistenza di un dio, ma vedo dio negli animali. Così come vedo dio nei bambini.

I bambini e gli animali hanno la stessa essenza. La stessa purezza. Lo stessa condizione di essere indifesi.

Il ramadan, così ho imparato, è un mese del calendario islamico. Durante questo mese certe persone digiunano durante il giorno.


Perchè lo fanno? Perchè, questo è ciò che credono, così dio vuole.


Durante il giorno queste persone lavorano duro senza toccare cibo nè acqua. E quando il sole tramonta, possono finalmente mangiare. Animali, naturalmente.


Non ama dio gli animali? Che razza di dio è questo? Un tale dio non può esistere. 


Mangiare animali è un crimine. Se mangi un animale è come se mangiassi un bambino. E' così chiaro. 
E invece tutti: i musulmani, i cattolici, gli induisti...tutti. Nessuna punizione dal loro dio. La carne, il pesce, quanto sono buoni!


E per gli animali buono non è. Durante il ramadan, come durante pasqua o natale, gli animali vengono come al solito massacrati e divorati.


 

dinsdag 2 augustus 2011

Ramadan


Non esiste una sola religione in tutto il mondo che abbia rispetto nei confronti degli animali. Ed è logico che sia così.

Attraverso la religione, l'uomo crea Dio a sua immagine e somiglianza.
E questo Dio, immaginato dall'uomo, mangia la carne ma non di venerdì, giorno in cui mangia...pesce.
Oppure questo Dio non mangia la mucca, ma gradisce polli, pesci, maiali in abbondanza.
Oppure questo Dio non mangia il maiale, ma guarda un po' mangia la mucca, oltre che tutto il resto.

Puoi credere a questo o a quel Dio. Puoi scegliere da un lungo elenco, senza timore di sbagliare.
Nè Cristo, nè Shiva, nè Maometto, si sogneranno mai di dirti che mangiare gli animali è peccato.

Puoi essere religioso e andare in Paradiso e far fuori tranquillamente tutti gli animali che vuoi. E in Paradiso, naturalmente, potrai banchettare insieme a tutti i Santi. 
Cotechini, e salmoni, e vitelli in abbondanza.

Chi lo vuole, un Dio vegetariano!

donderdag 28 juli 2011

Distanze



Razza Umana
Che potenziale paradiso su questo pianeta!

E invece incapaci di godere massacriamo gli inermi e innocenti animali
(la chiamiamo alimentazione)

Incapaci di godere devastiamo le menti dei nostri figli
(la chiamiamo educazione)

Incapaci di godere adoriamo divinità immaginarie
(la chiamiamo religione)

Incapaci di godere proibiamo la marijuana ma che non si tocchino gli alcolici
(la chiamiamo legalità)

Proibiamo l'eutanasia ma permettiamo la vivisezione
(la chiamiamo ricerca sperimentazione rispetto per la vita)

Razza Umana incapace
  di godere di questo paradiso
prendo decisamente
le distanze.

zaterdag 23 juli 2011

Amy Winehouse e il Padreterno

Alcuni proprio non ce la fanno a stare a lungo,e lo capisco.

Questa ragazza sapeva cantare. Come piace a me.

Sono andato dal Padreterno, e gli ho detto:

"Ridammi la Winehouse. In cambio ti dò la Pausini e Carmen Consoli. E ti ci metto dentro pure l'Amalia Grè!..."

"Non sono mica scemo." - mi ha risposto.

 





zaterdag 16 juli 2011

Quando la pescivendola è animalista



Cari amici

oggi è un giorno importante. Finalmente ho risolto il rebus che riguarda il Signor Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. 

La più nota paladina degli animali della Repubblica Italiana è titolare di un'azienda che commercia in pesci surgelati.

Michela Vittoria Brambilla, la più famosa vegetariana d'Italia (perchè lei si dichiara vegetariana) è pescivendola. 

Come può essere ciò? Beh, ce lo spiega lei stessa in un'intervista che oggi ho scovato su internet. Potete leggere l'intero articolo al link sottostante, ma questo è l'estratto che, finalmente, svela l'arcano:


"Nel 2001 (Michela Vittoria Brambilla, n.d.r.) fonda la Sotra Coast International, un’altra azienda che commercia prodotti alimentari. Se qualcuno le fa notare che per un’animalista convinta come lei (“Da bambina pensavo che il Signore mi avesse messo al mondo per salvare tutti gli animali della Terra”, ha detto una volta) commerciare pesci morti non è il massimo della coerenza, lei si irrita: nel suo business “l’ittica rappresenta un’inezia, ma non è che posso rifiutarmi di commercializzarla, per lo stesso motivo per cui, se vendi la Coca Cola, devi prenderti anche la Fanta”, si giustifica. "
(fonte:www.ilfattoquotidiano.it)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/18/brambilla-la-carriera-di-un-berlusconi-in-gonnella/59256/

Leggi anche, su questo blog, Quando la salumiera è animalista.

donderdag 14 juli 2011

Divorare angeli


L'estate qui in Olanda è spesso un modo di dire. Tutt'al più un auspicio. L'occasione, per chi ancora ha un lavoro regolare, per chi ancora ha le vacanze, di andare a cercare il sole al sud, magari in Italia.

Scheveningen (Den Haag), metà luglio. Pioggia e vento incessanti da giorni. Le previsioni non danno nessun miglioramento imminente. Personalmente mi sta bene così, sono scappato dall'Italia anche per il troppo caldo, e se mi sono venuto a rifugiare qui sul Mare del Nord non mi posso lamentare, se a metà luglio non fa che piovere.

L'estate per gli olandesi è tempo di aringhe. Le vendono agli angoli delle strade, e vedi la gente ficcarsi il pesce in bocca dalla parte della testa. E' tradizione.

Organizzano competizioni, tipo l'Haringtest. Un quotidiano nazionale (AD) pubblica ogni anno a luglio la classifica dei migliori venditori di aringhe, quale pescivendolo offre la migliore qualità. E chi vince si becca un sacco di pubblicità e di soldi.


L'aringa è un pesce. I pesci sono animali, esseri viventi. Molti, anche tra i cosidetti vegetariani, se ne dimenticano. Miliardi di pesci ogni giorno vengono catturati dai pescatori. Vengono lasciati morire boccheggiando per asfissia. Ore ed ore di agonia, per poter arrivare belli freschi nelle fauci degli esseri umani.


Sono tanti i presunti vegetariani che si dimenticano dei pesci. Vedi qui ad esempio il manifesto della Coscienza degli animali creato tra l'altro dal Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla (che si professa vegetariana, ma commercia appunto in pesci surgelati):

I pesci non possono urlare. Sarà per questo che i pescatori sembrano meno feroci dei macellai. Sarà per questo che cibarsene sembra più etico.

Ma tornando all'Haringtest 2011, il premio è stato assegnato. Un pescivendolo (in realtà una grossa catena commerciale) è stato scelto tra centinaia. Tra le motivazioni il presidente della giuria ha sfoggiato una frase idiomatica, un modo di dire olandese che in italiano suona così: "Questa aringa è così buona, come se un angelo ti stesse facendo la pipì sulla lingua (smaakt alsof een engel op je tong piest).


Nella mia vita scombinata, ne ho conosciuto di fuori di testa che asserivano di essere in contatto con gli angeli. Persone che si definiscono insegnanti spirituali, che addirittura parlano con gli angeli, ma che mangiano tranquillamente e pure abbondantemente gli animali.

Molto più comodo e facile adorare i propri vaneggiamenti, inventarsi esseri alati invisibili ed impalpabili. Delirare sull'amore di angeli immaginari ed allo stesso tempo divorare i veri angeli, gli angeli in carne ed ossa.

Gli animali, come i bambini, sono loro gli angeli. Come i bambini, allo stesso modo innocenti, allo stesso modo indifesi.

Chi mangia gli animali commette un crimine. Lo stesso crimine di chi tortura e uccide i bambini.

Come chi tortura e uccide i bambini, chi mangia gli animali è un delinquente. Un malato, che andrebbe rinchiuso.





zaterdag 2 juli 2011

Cadaveri e tennis.

Sabine Lisicki
                                                                                                         
Amo il tennis. Da ragazzo sono stato un  giocatore assai mediocre, e non tocco una racchetta da una quindicina d'anni. Però il tennis lo seguo, quando posso. Sopratutto da quando ho scoperto lo streaming via internet. Ed il torneo di tennis più importante, si sa, è Wimbledon.

Oggi a Wimbledon sono in programma le semifinali femminili.
Il match che sopratutto mi interessa è Sharapova contro Lisicki, e sono libero dal lavoro al ristorante. Potrei forse perdermelo?
E invece me lo perdo. Scribacchio queste righe sul mio taccuino, seduto sul treno che mi sta portando ad Amsterdam. Lo sneltrein sfreccia su quel poco di campagna che è rimasta tra Leiden e l'aeroporto di Schiphol.
Nel cielo molte nuvole, ma le previsioni dicono che oggi in Piazza Dam ci sarà il sole. 

Dunque niente tennis. Oggi partecipo ad una manifestazione organizzata da un gruppo di attivisti vegani. Li ho contattati da poco, ed è la prima volta che mi unisco a loro. E' anche la mia prima volta in Olanda, e non manca l'emozione.

Affanculo il tennis. Affanculo queste ricche gnocche tenniste viziate. Hanno tutto: bellezza, talento, fama, soldi. Viaggiano in lungo e in largo per il mondo. Affanculo i loro gonnellini sexy, le loro gambe lunghe, i loro corpi perfetti. Sono più che altro russe, bulgare, slovacche, serbe. Hanno nomi provocanti: Sharapova, Cibulkova, Azarenka, Pironkova, Zakopalova, Cetkovska, Zvonareva. Roba da urlo. Sono pressochè tutte bionde, belle, naturalmente giovani. Quando sferrano i loro colpi emettono spesso un gemito assai sensuale. Insomma delle gnocche esagerate.

Non mi risulta che alcuna di esse sia vegetariana o tantomeno vegana. Queste gentili signorine hanno tutto e più di tutto, ma non passa loro per l'anticamera del cervello di portare rispetto verso gli animali.

Mentre percorro il Damrak diretto all'appuntamento, penso al match che mi sto perdendo. La bella tedeschina contro il mostro russo. La dolce Sabine contro la terribile robotica implacabile Sharapova. Naturalmente avrei tifato per la Lisicki, ma so che la Lisicki verrà letteralmente massacrata dalla sua avversaria.

Perchè si sa, gli implacabili robotici spietati vincono sempre. I macellai vincono. Gli allevatori vincono. I salumieri vincono. I pescatori e i pescivendoli vincono.

Gli animali vengono semplicemente usati, torturati, massacrati, divorati. Così è sempre stato, così sempre sarà. E per favore non parlatemi di evoluzione. Cosce più lunghe, quello sì. E gonnelline più corte.

La razza umana fa semplicemente schifo, e andrebbe sterminata.

Vorrei un mondo meno Sharapova e più Lisicki.  Ma sono un perdente nato. Un perdente combattivo, ma perdente. Uno che non molla mai, ma che alla fine è destinato matematicamente a perdere. Come la Lisicki. Come i maiali le mucche le galline e i pesci.

Comunque eccomi qui in Piazza Dam. C'è il sole. Un flusso incredibile di persone. Montiamo lo stand e cominciamo a mostrare le foto dei maiali.

Alcuni attivisti si sono introdotti in un allevamento di maiali segnalato dalla Protezione Animali olandese (Dierenbescherming) come "allevamento modello", e hanno scattato fotografie che mostrano le condizioni incivili e disumane in cui queste povere bestie sono costrette a "vivere".  Sono foto eloquenti, ma non basta.

Questi ragazzi non si sono limitati solo a scattare delle foto. C'erano molti cadaveri in quell'allevamento modello, e gli attivisti hanno prelevato una decina di maialini morti. E questi poveri maialini ora li mettiamo in un piatto, e come dei camerieri di un ristorante li mostriamo ai turisti. La gente è sconvolta. Chi scappa. Chi trova la forza di avvicinarsi e di guardare quello che mangia. Passiamo così circa 4 ore, intensissime. Naturalmente vengono date molte informazioni, volantini, spuntini vegani, e moltissimi si accalcano al nostro stand.

Mentre sto lì con il mio maialino morto in Piazza Dam, al tennis non ci penso più. In compenso in Piazza Dam passano valanghe di gnocche, e mi è impossibile non notarle. Sono più di due anni ormai che con le donne non ho più niente a che fare. Non mi fido più. Chiuso. E se comunque dovessi prenderne una in considerazione dovrebbe essere al cento per cento vegana.

Baciare una che mangia cadaveri? Molto meglio eccitarsi con le tenniste...

 Una selezione di foto di tenniste sexy.
Maria Sharapova  
Ana Ivanovic
                                                                                      
Dominika Cibulkova
    Daniela Hantuchova
                   

Klara Zakopalova
   Petra Kvitova
                                

  Tsvetana Pironkova

                

PetraCetkovska  
                                                                           

Vera Zvonareva 









(Per la cronaca la Sharapova ha dominato il match contro la Lisicki, e ha vinto facile in 2 set 6-4 6-3.)

N.B. Se volete vedere le foto dei maialini, questo è il link: http://www.achtergeslotendeuren.org/