zondag 29 april 2012

Italo NTV: alta velocità su cadaveri.

Montezemolo partecipa al massacro degli animali.


Secondo Luca Cordero di Montezemolo sarebbe il  treno più moderno d'Europa. Italo, il nuovo treno ad alta velocità  della NTV, dispone di sedili in pelle. Che scelta lugubre e vergognosa. E questa sarebbe la modernità, con tutti i supermoderni materiali che si hanno oggi a disposizione.

Se volete viaggiare su Italo, sappiate che sarete fatti accomodare su un cadavere.

Protestiamo, boicottiamo, tagliamogli le gomme.

Scrivere a Luca Cordero forse si può:

zaterdag 28 april 2012

Il sottile fascino dello spamming.



Ci mobilitiamo giustamente per le stragi degli agnelli nel periodo pasquale, per le stragi di cani in Ucraina, per le stragi dei cervi ecc, ma sappiamo bene che le stragi accadono ogni giorno, ogni secondo.

Le cosidette "bestie da allevamento" vengono in tutto il mondo costantemente schiavizzate, torturate ed uccise a sangue freddo per fornire cibo agli esseri umani. Per non parlare dei poveri pesci.

Milioni, miliardi di meravigliosi animali, che ogni giorno, ogni singolo istante sono vittima del più grande genocidio della storia dell'umanità.

A chi ama gli animali basta entrare in un qualunque supermercato per essere assalito da un enorme senso di frustrazione, rabbia, disgusto e sconforto. Grasse massaie riempiono i loro carrelli di cadaveri, elargiscono il loro denaro agli assassini e se ne vanno a casa a cucinare i brandelli dei nostri amici.

Non possiamo fare niente. Non possiamo metterci ad urlare, non possiamo chiamare la polizia. Ci rinchiuderebbero in una clinica psichiatrica. La stragrande maggioranza degli uomini e delle donne di questo pianeta vive in uno stato catatonico/ipnotico per cui uccidere e mangiare un animale è normale, giusto e sacrosanto.

Viviamo in un mondo criminale e dobbiamo tacere. Per la nostra stessa sopravvivenza dobbiamo limitarci  a discutere nei nostri blog, e quasi sempre queste nostre discussioni sono totalmente ignorate dalle persone a cui, invece, queste discussioni sarebbero rivolte.

Per questo è necessario passare all'attivismo. L'attivismo è per me l'evoluzione naturale di chi diventa prima vegetariano e poi vegan. Non per imporre le nostre idee, non per il nostro ego, ma per i miliardi di animali che non hanno voce e che hanno un disperato bisogno della nostra voce.

Possiamo fare attivismo in tantissimi modi. C'è chi, tanto di cappello, è disposto addirittura a farsi arrestare e sfida la legge, si introduce negli allevamenti, libera gli animali ecc. C'è chi diffonde volantini. C'è chi scrive nei blog. C'è chi organizza campagne di sensibilizzazione ed eventi.

Ognuno di noi può scegliere a quale forma di attivismo dedicarsi, unendosi a gruppi già presenti sul territorio, creandone di nuovi ecc. 

L'avvento di internet ci consente oggi di fare sentire la nostra voce (ovvero quella dei nostri amici animali) in modo più ampio e multiforme di un tempo. Le possibilità sono a dir poco infinite. Social Media, blog, forum, sono territori dentro i quali è possibile aggirarsi e diffondere messaggi di consapevolezza. Anche questo è attivismo.

Personalmente ho sempre la sensazione di non fare abbastanza. Ogni tanto pubblico un post sul mio blog, partecipo alle discussioni, mi unisco a qualche manifestazione, parlo con le molte persone con le quali vengo a contatto, ma il senso di frustrazione rimane.

Il lavoro da fare è talmente ciclopico che cadono le braccia. Gli esseri umani vengono sin dalla culla indottrinati alla cultura della morte e del massacro, e arrivano allo stadio adulto completamente schiavi dei paraocchi che sono stati loro imposti.

Per questo affermo che per noi, e solo per noi, spammare sia lecito e chissà quasi doveroso. 

Quando capito su un blog cosidetto gastronomico mi viene sempre voglia di lasciare un commento anonimo  pieno di insulti. Poi penso che non si fa, che non è lecito, che è anzi controproducente. Così abbandono quelle pagine di morte e disgusto e me ne torno sui blog degli amici vegani, ma il senso di rabbia e frustrazione rimane. Eccome.

Allora ritengo che in questi casi spammare sia consentito. Per via anonima, creando un account ad hoc, mettendoci il proprio nome e cognome, ognuno come gli pare, ritengo personalmente che questa rabbia vada in qualche modo sfogata.

Un po' per proteggerci da una malattia degenerativa. Un po' nel tentativo, attraverso qualche metaforico schiaffone, di far svegliare qualcuno.

Come si può tollerare lo schifo dei blog gastronomici, l'ipocrisia dei cattolici, l'ignavia dei meditatori e spiritualisti vari? Se tentiamo di aprire una discussione nei loro blog veniamo costantemente bannati, censurati o messi comunque a tacere. Le regole della cosidetta netiquette, ovvero del galateo della rete, imporrebbero di astenersi dal commentare in luoghi in cui certi commenti non vengono graditi.

Secondo tali regole dovremmo rimanere nei nostri luoghi, e commentare tra di noi. Ma noi queste cose già le sappiamo. Da qui la frustrazione. Mi assumo quindi la responsabilità di affermare che per noi queste regole hanno un valore esiguo se non nullo.

Per spammare su questi siti occorre avere le spalle larghe. Arriveranno valanghe di insulti, e con ciò? Se scegliamo la forma anonima, o quella pseudo-anonima di creare un account fittizio, non abbiamo da temere ritorsioni di sorta. E poi, si possono lasciare messaggi a valanga senza necessariamente dover ritornare a vedere cosa è accaduto dopo il nostro passaggio. Certi messaggi verranno cancellati o nemmeno pubblicati, ma l'autore del blog li avrà comunque letti. Altri messaggi saranno ignorati. Altri messi alla gogna. Però qualcuno, anche una sola persona, li leggerà.

Nulla poi impedirebbe di creare una piccola rete personale in cui, attraverso messaggi privati, si potrebbe comunicare a qualche amico: ho spammato qui, vuoi contribuire?

Sta alla nostra inventiva e capacità, poi, il creare messaggi che risultino più comunicativi o persuasivi di altri. Personalmente  non ritengo che l'insulto sia una cosa buona e neppure lecita. Distinguo sempre la persona dal comportamento. Non dò quindi a nessuno del criminale o dell'imbecille, ma dico ad esempio che quel comportamento è criminale o imbecille. E non fa una piega.

Molti penseranno che questa forma di attivismo sarebbe controproducente. Accetterò naturalmente le vostre critiche al riguardo, ma non sono d'accordo. Certo, se lo faccio da solo la cosa lascia il tempo che trova, ma se questo venisse agito da molti, in tempi e modalità sempre differenti, se i blogger gastronomici  (solo per fare l'esempio a me più caro) cominciassero ad essere invasi da messaggi di disgusto, di critica, di richiamo alla civiltà, chissà.

Inoltre questa è una forma di attivismo che può essere agita sfruttando quei minuti di noia in cui si vaga da un blog all'altro e da un sito all'altro senza ispirazione. Si possono preparare messaggi già pronti, da copiare e incollare. In un minuto si possono mollare tre o quattro schiaffoni etici nell'etere, e chissà che qualcuno non accusi il colpo.

Sapete come sono diventato vegano? Anni fa gestivo un sito dedicato al vegetarianesimo. Un giorno ricevetti una mail anonima. Una persona mi chiedeva perchè mai asserivo di amare tanto gli animali mentre allo stesso tempo mangiavo uova, latte e formaggio. Qualcuno in forma anonima mi stava confrontando, senza proferire insulti ma sbattendomi in quell'angolo della mia coscienza dove non volevo guardare. 
Tre secondi dopo ero vegano, e risposi a quella mail ringraziando.

Esistono verità che non sono discutibili. C'è poco da discutere quando un animale viene tenuto segregato, abusato, sfruttato e ucciso. Dobbiamo crescere di numero per poter pretendere che questa vergogna dell'umanità rimanga solo nei libri di storia. E per farlo possiamo usare ogni mezzo lecito. Spammare in sè è secondo me un atto situato ai confini del lecito, ma se fatto con intelligenza diventa in questo caso un gesto di amore e consapevolezza.

Noi non vogliamo vendere niente. Non ci viene un soldo in tasca. Agiamo per dare voce agli animali, noi siamo l'unica voce che gli animali possiedono. Quel poco o pochissimo che possiamo fare dobbiamo farlo.

Allora cari amici concludo questo mio post invitandovi a guardare questo spassosissimo video di Youtube, nel quale si vede come siano stati i Monty Python a dare vita al termine spam, termine che si riferisce in origine, guarda guarda, ad una marca americana di carne in scatola.





zaterdag 21 april 2012

E tra poco mangerete insetti. - Straks zul je insecten eten.




Proprio così. Che lo vogliate o no. La popolazione mondiale cresce a dismisura e nessun governo ha il coraggio e il buonsenso di impedire alla gente di fare tutti questi figli.  Tra poco sarà inevitabile: mangerete insetti!

Vermi, locuste, formiche, libellule, ogni tipo di insetto sarà molto presto triturato ed infilato nei vostri hamburgher, nelle vostre frittelle, nei dolci e persino nella pasta. E' solo una questione di tempo. Guarderete la lista degli ingredienti della vostra prelibatezza e leggerete: proteine animali. Niente altro...

In questo link trovate un video in inglese che (se sapete l'inglese) vi invito a guardare.

Gli insetti sono un'ottima fonte di proteine, nonchè vitamine, minerali, e perfino grassi.

Economici, ecologici, sono buon cibo per tutti coloro che piuttosto che diventare vegani e smetterla di far del male agli animali, sono disposti (e presto costretti) persino a mangiare scarafaggi. E pare che siano buoni, che sappiano un po' di noci, un po' di castagna.

Buon appetito!


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STRAKS ZUL JE INSECTEN ETEN.

Dat klopt. Of je het leuk vindt of niet, maakt niet uit. De wereldbevolking is dramatisch aan het groeien, en geen enkele regering heeft de moed en het verstand om mensen van het kinderen-maken tegenhouden. Binnenkort zal het onvermijdelijk: insecten eten!

Wormen, sprinkhanen, mieren, libellen, elke type insecten straks verpulverd en in je eten gezet: in je hamburgers, pannenkoeken, soepen...alles. Het is maar een kwestie van tijd. Je gaat naar de ingrediënten kijken en lees je: dierlijke eiwitten. Niets anders.

Dit  link bevat een nederlandse video (in het engels), waarop kun je alle informatie erover vinden..

Insecten zijn een uitstekende bron van eiwitten, maar ook van mineralen, vitaminen en zelfs vet.

Insecten zijn economisch, insecten zijn duurzaam, insecten zijn lekker eten voor iedereen. In plaats van veganist te worden, in plaats van ophouden met dieren te misbruiken, zul je straks insecten eten.

En maak je je geen zorgen van: men zegt dat insecten lekker zijn! Ze zouden een beetje van noten en kastanje smaken.

Eet smakelijk !

zondag 15 april 2012

Non posso far sentire qualcuno in colpa?


Ogni tanto faccio ancora un salto in Italia per far visita a mia madre e a qualche ottimo amico. E stamattina mia madre ha comprato La Repubblica, sfogliando la quale mi imbatto in due pagine dedicate alla cucina vegana. 

Bell'articolo divulgativo, ma trovo qualcosa che mi fa sobbalzare. In un testo raccolto dalla giornalista Anna Lombardi e scritto evidentemente da un vegano, leggo:

"...dovremmo riuscire a vivere con più felicità e rilassatezza le nostre abitudini alimentari. E rispettare quelle degli altri. Non puoi far sentire qualcuno in colpa perchè ama la carne...."

Ancora questa storia del rispetto. Non sono d'accordo. Far sentire in colpa è il minimo. Le persone comprano pezzi di animali uccisi per il loro denaro, e nemmeno si può farle sentire in colpa?

Non sono un vegano apologetico, come leggo in quell'articolo (qualcuno mi aiuti, che significa?), ma non sono nemmeno un vegano pacifista. Alle Azzorre, chi mangia carne o pesce si farebbe qualche mesetto di carcere duro.

E poi, mettere insieme il verbo amare e la parola carne, che significa tortura e massacro. Se qualcuno mi dice che "ama la carne", devo davvero soffocare tutta la mia violenza. Perchè sono un essere umano e non un santo.

No, lo ribadisco. Il rispetto occorre meritarselo. Nessun rispetto per chi mangia gli animali. E tantomeno per chi compie crimini atroci parlando d'amore.

Altrimenti il pedofilo che afferma di amare i bambini dovete in qualche modo rivalutarlo.

maandag 9 april 2012

La vergogna del Creato.




C'è qualcuno che pensa che dovrei vergognarmi per ciò che scrivo su questo blog. Perchè non ho rispetto per i credenti, non ho rispetto per gli anziani, non ho rispetto per chi mangia gli animali.

Non porto rispetto al genere umano e quindi dovrei vergognarmi.

Occorre essere davvero arroganti ed imbecilli per pretendere rispetto mentre si partecipa attivamente ad un genocidio. Come se un ufficiale nazista mi intimasse di vergognarmi perchè non ho rispetto per i nazisti.

Arroganza: i credenti sono i più arroganti di tutta la razza umana. Non solo mangiano gli animali, ma hanno il coraggio di dire che è Dio che lo vuole. Il passo all'imbecillità è breve.

Imbecillità: i credenti delegano ad un libro le loro scelte etiche. Mangiano gli animali perchè così è scritto in un libro, edito da Dio in persona.

Lasciamo stare Dio, che nessuno ne sa niente. Andate con una corda ed un coltello ad uccidere un maiale con le vostre mani, e poi ditemi se è Dio che lo vuole.

Per quello che fa agli animali, l'essere umano è la vergogna del Creato.

Il rispetto, occorre meritarselo.