vrijdag 24 december 2010

Fibra vegana cercasi. Disperatamente.


Da ragazzo amavo gli Smiths. Era il mio gruppo preferito. Ho imparato l'inglese con loro.
Non che fossi troppo interessato ai testi, che pur mi piacevano molto. Era la musica, quelle atmosfere britanniche così diverse dalle melodie mielose di casa nostra. Era la musica che mi piaceva, e la voce di Morrisey.

Un giorno uscì un loro LP dal titolo Meat is Murder.
Bello. L'ho cantato ascoltato e ballato come gli altri.
Ci ho messo qualche anno ad elaborare quella frase. Meat is Murder, la carne è assassinio. Rimasta nel magazzino del mio cervello di ragazzo. La carne è assassinio. Meat is Murder. Lo dice il mio idolo Morrisey...Meat is murder, meat is murder...
Penso che il titolo di quell'album mi abbia un po' aiutato a diventare vegetariano prima, e vegano poi.

Guardo su internet la lista dei vegani famosi nel mondo. E mi cascano le braccia.
Sì, Paul Mc Cartney. E quale canzone ha scritto Mc Cartney per trasmettere il messaggio che meat and fish are murder? Nessuna. Sì tante parole, interviste ecc., ma un cantante deve cantarle le cose, o no?

Prince. Prince? Wow! E chi lo sapeva? Stesso discorso che per Mc Cartney. Sì, scopro che Prince uno straccio di canzone l'ha scritta sulla scelta veg, ma il testo è molliccio, canzone di serie B.

E poi? Morrisey, naturalmente. E poi?

In Italia Umberto Veronesi e Margherita Hack (alla quale, però, si dovrebbe spiegare che l'ovo fritto non è proprio il massimo del rispetto verso gli animali), e il grande Red Ronnie.

Poi una lista di semi-sconosciuti.

Approfondisco. Ma Jovannotti non era vegetariano? Pare di sì. E perchè non ha mai scritto un rap sull'argomento? Per non offendere il Papa?
Scopro anche Gianni Morandi. Ma guarda un po'. Stesso discorso che per gli altri cantanti.

A me oggi piace Fabri Fibra. Mi piace la sua energia, il suo modo di fare rap, la sua antipatia, il suo stile diretto e irriverente.
Penso, se Fibra fosse vegano...se indirizzasse la sua rabbia e la sua ironia invece che contro i politici contro chi sfrutta e tortura gli animali...
Se Vasco fosse vegano, e scrivesse un pezzo di successo sull'argomento...

Invece nulla. Chi lo è o quasi (vedi Jovannotti) tace. Magari per rispettare la libertà di scelta di chi ogni giorno sceglie di uccidere miliardi di esseri meravigliosi ed indifesi.
Magari, politicamente, per non perdere consensi e passaggi in Rai Tv.

E poi il vuoto. Tra milioni di veg nel mondo, nessuno che faccia veramente successo (un Eminem, una Madonna, una Lady Gaga !), che entri nella testa e nell'immaginario dei ragazzi e aiuti loro ad aprire gli occhi.

Anche in passato i nostri cantautori...un De Andrè, un De Gregori veg, un Pino Daniele...niente di niente...

Perchè il pianeta faccia il salto quantico occorre qualche testimonial veg veramente impegnato nell'argomento e veramente famoso e di successo.

Un cantante che metta i macelli nei suoi video. Un rapper che scriva rime di fuoco contro il massacro degli animali e l'indifferenza abulica ed idiota della "gente comune".
Un regista che faccia un grande film su un allevatore di maiali, su un massacratore di vitelli...

Qualcuno che vada primo in classifica, ed arrivi a milioni e milioni di giovani.

Lo farei io, ma non ho questo dono...suono il piano e canto benino, ma non ho più nemmeno l'età per fare il rapper, farei ridere anche i poveri polli!...

Perchè, perchè, perchè non succede niente? Sì, ci siamo noi che pubblichiamo blog, che partecipiamo ai  forum e scriviamo cose magari meravigliose, ma chi ci legge? Scusate il termine, chi ci caga?

Bisogna arrivare ai telegiornali, alle prime pagine dei quotidiani, bisogna scuoterlo questo mondo infame che oggi vigilia di Natale si appresta a divorare miliardi dei nostri amici. Questo mondo infame che non fa che torturare, massacrare, uccidere uccidere uccidere, e ancora uccidere.

E nessuno dice niente? Sole cuore e amore?

Non so, scusate amici miei. Uno sfogo. Uno dei tanti. Buon Natale a tutti voi.

maandag 20 december 2010

Generalizzazioni d'Olanda


Gli abitanti dell'Olanda si chiamano olandesi. Essi si dividono in maschi e femmine.

Le femmine olandesi sono le donne meno sexy del pianeta. Si distinguono dai maschi perchè hanno le tette e portano generalmente i capelli (biondi) più lunghi.
La parità tra uomo e donna è qui un dato di fatto assolutamente sedimentato. Le donne sono forti, dominanti, in carriera. Femminilità è per loro un termine di scarso significato.

I maschi olandesi sono alti e grossi. Si distinguono dalle femmine perchè non hanno le tette, e portano generalmente i capelli (biondi) più corti.

Gli olandesi, sia maschi che femmine, parlano l'olandese. Trattasi di una lingua germanica (qualcuno direbbe barbara), dal suono grezzo, gutturale, che a volte prende un po' dall'inglese, altre dal tedesco, spesso dal marziano. Gli olandesi, questo va detto, la parlano molto bene.

Oltre agli olandesi  vivono in Olanda moltissimi alloctoni, qui così chiamati, o per meglio dire stranieri.

Questi si suddividono in musulmani e non musulmani. Expats e non expats.

Per musulmani si intende sopratutto marocchini, egiziani e turchi. Sono tanti, tantissimi! Ad occhio si direbbe che per numero superano gli olandesi.
Anch'essi si dividono ulteriormente in maschi e femmine.

Le femmine musulmane si dividono poi in due sottocategorie: quelle che portano il velo, e quelle che vanno a capo scoperto.
Le prime sono musulmane praticanti. Le seconde sono per così dire più evolute, diciamo occidentalizzate.

Le femmine musulmane, con o senza velo, sono belle, intense, estremamente sensuali.
Hanno nomi musicali e misteriosi, evocanti atmosfere da Mille e una notte: Ilham, Miftaha, Malda, Ghazela.
Per un maschio non musulmano, però, assolutamente inavvicinabili. Giocano molto con i loro occhioni neri (sopratutto le "velate") ma...meglio lasciar perdere!

I maschi musulmani ricordano un po' i nostri emigranti napoletani di un tempo che fu. Scugnizzi, facce toste. Gente in gamba, che fa tremila lavori. Se si parla delle loro donne, molto seri.
Amichevoli, ma non troppo. Quando poi si mettono a parlare in arabo tra loro ci si sente, sicuramente a torto, vagamente in pericolo.

Gli alloctoni non musulmani sono di base gli europei dell'est, polacchi ungheresi bulgari ecc che si sono stabiliti qui. Anch'essi sono molti, e fanno per lo più i muratori.

Gli alloctoni, musulmani e non, parlano olandese, ma un olandese diverso da quello parlato dagli olandesi. Diciamo che ne parlano una forma semplificata e sgrammaticata. Ma quando parlano con gli olandesi sembrano capire tutto.

Gli expats non parlano olandese e non ci provano nemmeno. Non devono sbattersi più di tanto, a loro basta  parlare inglese. L'inglese qui lo parlano anche le anatre nei canali.
Questi Expats sono i molti stranieri che trascorrono qui in Olanda periodi più o meno lunghi, ma sono destinati a ritornare prima o poi nella loro patria. Sono qui per lavoro, o per fare degli stage.
Alle dipendenze (e a spese) della Comunità Europea, o di aziende sopratutto straniere.
Hanno l'aria pasciuta e benestante, e se ne stanno per lo più tra di loro.

Altra categoria, gli alloctoni delle ex colonie olandesi. Sopratutto i surinamensi.
Le donne di Suriname sono nere, grassotte, brutte e simpatiche.
Fanno per lo più le pulizie.

Poi, naturalmente, i cinesi. Stanno nella loro Chinatown. Potentissimi e semi-invisibili anche qui.
Pare abbiano acquistato zitti zitti una bella fetta del porto di Rotterdam, che è il più grande e importante d'Europa.

Gli italiani? Chi non può permettersi di fare l'expats fa pizze e gelati, naturalmente ! (de spin compreso)

Il rapporto tra olandesi e stranieri è complesso. Non facile. Il partito populista di Geert Wilders (nella foto), apertamente xenofobo, alle ultime recenti elezioni ha raccolto una valanga di voti, e ora si è inserito nel nuovo governo di (estrema) destra.
Diciamo che qui gli stranieri vengono tollerati, e fortemente utilizzati per i lavori cosidetti "umili", che gli olandesi non vogliono più fare. Tutto il mondo è paese!

Come ovunque, vige qui in Olanda il culto del dio denaro. Ma qui in Olanda vige un po' più che in altre parti.

In Olanda anche i malati terminali vengono chiamati "clienti".

In Olanda se stai male e chiami un'ambulanza, ti viene detto di prendere un taxi per farti accompagnare all'ospedale. E di portare con te € 47,50 in contanti (no credit card) se vuoi essere visitato.

In Olanda la mutua non esiste. L'assicurazione sanitaria è obbligatoria, costa un capitale (in media € 100,00 al mese), e di fatto non ti copre nulla, solo il medico di base. Ogni minima prestazione va pagata di tasca propria, e che cifre!

Gli olandesi sono, per antonomasia, commercianti. Ogni cosa può e deve diventare un business.
In ogni settore vige il libero mercato e la concorrenza è spietatissima. Delle pubblicità in tv, una su due reclamizza assicurazioni sanitarie.

Gli olandesi sono fortemente a loro agio nel business, nel commercio, nell'organizzazione. Nelle grandi opere. Nel controllo del mare e nella navigazione.

Gli olandesi non sono per nulla a loro agio nei rapporti interpersonali.

Nelle cosidette relazioni "umane" sono timidi e goffi. Scarsamente sensibili. Freddi. Tali e quali agli scandinavi.
E come gli scandinavi, il loro rituale di accoppiamento è così strutturato:
 - venerdì e sabato sera al pub, o festa tra amici
 - fiumi di alcool
 - quando il tasso alcolico raggiunge un determinato valore, gli uomini possono finalmente prendere l'iniziativa
 - altrimenti nessun problema, a parità di tasso alcolico ci pensano le donne.

Bisogna pur preservare la Razza!

Per concludere, perchè allora vivere in Olanda?

Vivere in Olanda offre i seguenti vantaggi:

1) Si trova lavoro.
2) Si trova lavoro.
3) Si trova lavoro.
4) I treni e i mezzi pubblici viaggiano in stupefacente perfetto orario.
5) Il cielo qui è bellissimo, non sta mai fermo.
6) I Coffee Shops, naturalmente (finchè durano).
7) Si trova lavoro.

Ik hou van Holland!
Dag allemaal.