zondag 4 maart 2012

Io non sono vostro nemico.


Il testo che segue è liberamente tratto ed adattato da un discorso tenuto da Gary Yourofsky ad una classe di studenti americani.

Non cerco di distogliervi dal vostro credo. Nessuna religione al mondo vi obbliga a mangiare carne. Le religioni, piuttosto, vi invitano a trattare il vostro prossimo come trattereste voi stessi.

Gli animali sono anch'essi il vostro prossimo.

Le religioni  vi impongono di non uccidere. Il comandamento più importante e più negato di tutte le religioni al mondo.

Non vi è alcun asterisco che rimandi alla postilla: "a meno che non si tratti di zampe, penne, piume,  pelo o pinne."

Potete continuare ad avere i vostri amici, le vostre idee politiche ed il vostro patriottismo. Continuare senza problemi a guardare i vostri programmi preferiti alla televisione, ed ascoltare la musica che più vi piace.

Ho qualche domanda retorica per voi.

La schiavitù, il rapporto padrone-vittima-profitto, è appannaggio esclusivo della razza umana?
Le uniche vittime di un tale crimine sono solo i neri, gli ebrei, le donne e i bambini?
Le mucche non sono forse costrette in schiavitù?
E cosa dire dei maiali, delle galline, dei tacchini. Delle pecore, dei pesci?

Se questi esseri non sono degli schiavi, allora cosa sono? Liberi?
Non si può dire che la schiavitù riguardi non solo gli esseri umani, ma anche gli animali?
E non sono piuttosto anche gli oceani, i boschi e la Terra stessa diventati vittime della cosidetta "proprietà"?

E cosa pensate dei macelli? Il luogo ove si macella.
Pensate che possa esistere una "macellazione umana"?
E qual'è precisamente la vostra definizione di "umano"?

Cosa pensate che accada agli animali nei macelli, oltre che abuso fisico e psicologico, tortura e uccisione?
Pensate che lì gli animali vengano accarezzati mentre gli si dà loro un'amorevole sculacciata?

E se pensate che possa esistere qualcosa di simile ad una "modalità umana" di macellazione, sarei curioso di sapere se credete anche ad un possibile stupro agito in modo "umano", un abuso di minori fatto in modo umano, una forma di schiavitù che sia umana.

E parlare di olocausto il più umano possibile, si potrebbe?
Qual'è precisamente la vostra definizione di "olocausto"?
Ha a che fare con lo sterminio di uomini e donne, oppure con il massacro di creature innocenti?

Secondo me si tratta di esseri innocenti, e questo ci conduce al più grande e feroce olocausto immaginabile: la deportazione di massa, la schiavitù, la tortura e la morte cui vengono sottoposti gli animali che diventano cibo per gli esseri umani.

Non per ragioni di salute, non per motivi di sopravvivenza, non per legittima difesa, milioni e milioni di questi animali vengono ogni giorno schiavizzati, torturati e massacrati.

Le persone mangiano carne, pesce, formaggio, uova e latte per quattro motivi: abitudine, tradizione, comodità e sapore.

Voglio introdurvi ad una parola che forse a molti di voi suona un po'strana: "vegano".

Come i vegetariani, i vegani non mangiano carne e pesce. Ma i vegani, al contrario dei vegetariani, si astengono dal consumare formaggio, latte, uova, miele ed altri prodotti animali. I vegani non indossano pelli animali: nessuna pelliccia, cuoio, lana, seta o piuma.

Ora vorrei che sapeste che io non sono stato cresciuto da genitori vegani. Per circa 34 anni ho mangiato carne e pesce, formaggio, uova e latte. Ho indossato scarpe di cuoio, cinture e giubbotti come tutti quanti.
E quindi non posso dirvi che non comprendo il vostro stile di vita. Il vostro stile di vita era anche il mio.

E per chi si interessa di politica, vorrei chiarire subito una cosa: io non sono nè di destra nè di sinistra, non sono nè anarchico nè hippie. Non sono comunista nè fascista. Non sono nè liberale nè centrista nè socialista nè berlusconiano. Sono un attivista.

La radice di attivista è: attivo.

So che molte persone desiderano impegnarsi attivamente.
Ma attaccare un adesivo con scritto "pace" sulla propria auto, indossare un braccialetto con la scritta "Gesù ti ama", o una maglietta con la scritta "Pace, Amore e Libertà" non sono certo esempi di impegno attivo. 

Abbiamo tutti passioni diverse, diverse origini etniche e diversi credi religiosi. In comune però abbiamo tutti una cosa: la compassione. La viva e sincera compassione nei confronti di chi abita insieme a noi  su questo pianeta.

Al contrario di ciò che ci impongono i dogmi politici e religiosi, gli animali non sono nostri.
Non sono oggetti da poter possedere e consumare.
Non sono stupidi pezzi di materia senza anima incapaci di pensare o provare emozioni.
La concezione cartesiana dell'animale concepito come macchina non solo è preistorica, ma anche insensata al cento per cento.

E lo capiamo facilmente tutti quanti. Gli animali usano i loro occhi per guardare, le loro orecchie per ascoltare; le narici per annusare, le bocche per mangiare, le gambe per camminare, le piume per volare, le pinne per nuotare, gli organi genitali per riprodursi, gli intestini per defecare.

Mi sorprende sempre come molte persone non credono che essi, gli animali, sappiano anche usare il loro cervello per pensare, per provare sensazioni, per essere razionali; per essere consapevoli ed auto-consapevoli.

Oppure devo forse credere che gli animali sappiano usare tutti i loro organi, tranne il cervello?

Sono bugie enormi. La propaganda a favore dell'abuso sugli animali è enorme.

Quando avete visto l'ultima volta una pubblicità di ceci alla televisione? Moltitudini in festa, gente di ogni età e colore che canta e balla per le strade, che mangia felice pasta e ceci? O che mangia radicchio, tofu, melanzane?
Di queste cose non vedete pubblicità alla tv. Di quali cose vedete le pubblicità?

Mangia altra carne! Mangia altro formaggio! E metti ancora un po' di formaggio sulla tua carne!
Doppio formaggio, extra formaggio, e che ne diresti di aggiungere un po' di formaggio alla tua quattro formaggi?

Dai bevi più latte di mucca, e mangia tante uova!

E in mezzo a queste pubblicità, altre pubblicità:

Ti senti poco bene? Hai bisogno di un oncologo? Oppure di un cardiologo?
Hai bisogno di ridurre il tuo colesterolo? Le vuoi delle pillole per dimagrire?

Vi stanno ingannando.
Vi uccidono. Uccidono voi e i vostri figli. Uccidono gli animali., Uccidono questo pianeta.

E i vostri paraocchi stanno lì belli stretti.

Ma se mantenete una mente aperta, quei paraocchi possono saltare via. E' accaduto a me, può accadere anche a voi.


Il sito web di Gary Yourofsky:  www.adaptt.org

18 opmerkingen:

  1. Che lavorone che hai fatto! Hai tradotto il discorso di Gary Yourofsky in italiano e in olandese. Bravo De Spin! Complimenti!

    Entrambi avete la capacità di parlare in maniera chiara e precisa, sintetizzando in maniera lucida tutto ciò che c'è da dire sull'argomento.

    Direi che a fronte di questo discorso qualsiasi obiezione o giustificazione possibile viene a cadere, tranne quella di voler comunque impunemente continuare ad uccidere gli animali per puro menefreghismo della loro sofferenza (e siccome non lo si vorrebbe nemmeno ammettere questo menefreghismo, allora si cercano tutte le scuse possibile, ammantandole di sofismi e coperture di varia natura).

    Invece l'unica verità possibile è che la schiavitù, l'oppressione, lo sterminio, l'uccisione non può avere nessuna giustificazione valida.

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  2. Grazie, è stato davvero un gran lavoro.

    Quello che mi piace di Gary e che mi corrisponde, è il fatto che usa parole semplici, che chiunque può comprendere se solo lo vuole.

    A volte nei discorsi filosofici mi sento un po' fuori posto, mi sembrano cose così assurdamente banali e ovvie, non uccidere, la compassione...e questa non è affatto una critica ai teorici e filosofi dell'antispecismo, per carità, ben vengano!

    Ma alla gente comune, alle masse, bisogna parlare con parole semplici e vere. A costo di beccarsi dell'"ignorante" da qualche borioso "filosofo" specista di passaggio, che si gonfia la bocca citando ad esempio Adorno o si attacca alla teoria del libero arbitrio per giustificare e rendere addirittura aulici ed elevati i propri crimini.

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  3. Che poi Adorno era antispecista. Quindi proprio paradossale che gli specisti di passaggio lo abbiano citato.
    Io anche penso, come già ti ho scritto, che quando si vuole comunicare un messaggio, specialmente tanto importante come questo dell'antispecismo e della liberazione animale, si deve sempre aver presente il tipo di "platea" cui ci si rivolge: ovvio che ad un bambino, a un giovane, ad una persona semplice (ossia che non ha molta istruzione ed ha scarsa dimistichezza con la filosofia pura) non gli si può parlare tramite ragionamenti complessi.
    Servono discorsi chiari, non aggressivi, che mettano in evidenza la bellezza, la positività del divenire vegani.
    La gente vuol sapere che si sta facendo qualcosa di bello. Non vuole però sentirsi dire che è violenta.
    Allora bisogna trovare le parole giuste affinché le persone, da sole, si rendano consapevoli di far parte di un sistema di sfruttamento e di violenza.
    Io me ne sono resa conto da sola. Nessuno mi ha mai detto: "sei violenta", però una volta una ragazza, vegetariana, a cui manifestai il mio sentirmi in colpa perché mangiavo la carne (il mio discorso era: so che è sbagliato, ma non so se riesco a rinunciare alle mie abitudini e però mi sento in colpa), mi rispose: "che tu ti senta in colpa è perfettamente inutile: l'animale non sa che farsene dei tuoi sensi di colpa. Assumiti la tua responsabilità"; bene, quello ed altri discorsi in concomitanza mi fecero capire che stavo sbagliando.

    Quella ragazza poi non l'ho più vista: se fossi una che crede nel destino mi verrebbe da pensare che alcuni incontri li facciamo perché ci insegnino qualcosa, perché ci indichino un cammino per evolverci e che nulla avvenga a caso. Ma sono troppo scettica. Ma forse una parte di me un po' ci crede. ;-)

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  4. Mamma mia. Non ci sono parole. Non si può dire altro.
    la questione delle pubblicità è il fulcro.
    Credo che metterò questa parte delle pubblicità nella bozzetta del discorso che mi sto fabbricando.

    Siete sempre fonte di stimolo.


    Ieri ho provato a convincere un piccino... :) Chissà...

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  5. Un pezzo molto diretto e toccante.
    Ho una sola perplessità su quel "voi"... chi è il destinatario degli avvertimenti e chi è il destinatario dell'invettiva?

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    1. Si tratta di una traduzione, da me in alcune parti arricchita o adattata, di un discorso che Gary Yourofsky fa ai ragazzi di una scuola. I destinatari originali sono loro.
      Questo voi è però rivolto a chiunque ancora non abbia optato per la scelta vegana, quindi anche ai lettori eventuali di questo post. E' rivolto all'umanità, se me lo si concede.
      Più che un'invettiva a me pare un invito, per carità molto acceso in alcune sue parti, vista l'importanza (vita o morte, libertà o schiavitù) della posta in gioco.

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  6. Ogni volta che passo di qui, vedere quell'immagine mi fa venire voglia di vomitare... ma come si fa??

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    1. Pensa che questa foto ha vinto anche un premio qui in Olanda. L'hanno trovata originale. Tappezzare le città con foto del genere sarebbe un bel modo di prendere a schiaffi l'indifferenza della gente.

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    2. E dell'espressione del tipo ne vogliamo parlare?

      In confronto il folle di Non aprite quella porta sembra una persona equilibrata.

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    3. Direi che la cosa che fa vomitare è quella!

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    4. Sì, è vero.
      Eppure pensa, io l'espressione del tipo l'ho notata solo dopo; all'inizio non mi ci sono soffermata. Mi ha colpito l'orrore del povero animale. Mi sono fermata lì. Poi dopo aver letto il commento di Volpina allora ho osservato meglio ed ho notato il tizio.

      Hai letto, sempre su Nemesi Animale (sono in gamba questi attivisti, peccato che siano a Milano), che Bruzzese gli avrebbe fatto causa?

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    5. Oddio lui neppure l'avevo notato...

      Tappezzate le città??? Di questo schifo?? Ma non si vergognano? E' disgustoso... è come se si tappezzassero le città di foto di stupri e omicidi!

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    6. No Volpina mi hai frainteso. <bisognerebbe tappezzarle le città di questo schifo, magari l'avessero fatto.
      La gente dovrebbe vedere come viene fatta la fettina che comprano al supermercato, la gente va bombardata di queste immagini.
      Tu ed io possiamo benissimo fare a meno di guardarle.

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  7. @ Biancaneve

    Questi di Nemesi Animale mi piacciono parecchio. Non mi sorprende che Bruzzese abbia fatto loro causa e penso non abbia sorpreso neppure loro.
    Se si sceglie questa strada bisogna mettere in conto di "pagarla" anche personalmente, si può anche finire in galera.
    Non è certo questo che auguro a queste persone, ma la possibilità sai che esiste...magari vediamo come possiamo esprimere loro la massima solidarietà.

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  8. Tom Regan disse: "noi apriamo le gabbie e liberiamo gli animali, e poi quando arriva la polizia dentro quelle stesse gabbie trova noi", nel senso che bisogna assumersi la responsabilità delle proprie azioni e sapere che se fai qualcosa che va contro l'opinione corrente e contro la legge (purtroppo entrare in una proprietà privata, seppure per un fine giusto, è vietato), puoi anche passare qualche guaio.
    Anche io vorrei tanto esprimere loro la mia solidarietà, forse possiamo scrivegli tramite i contatti indicati sul loro sito. Comunque non credo che gli faranno nulla, al massimo una multa per essere entrati in una proprietà privata.

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    1. Lo spero, se no si va a liberarli :D

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    2. Temo che l'unico modo per aiutarli davvero sia fare loro una donazione (vedi loro sito).
      Io è un po' che ci penso, visto che non riesco attualmente a fare attivismo "sul campo" per varie ragioni, magari posso mandare ogni tanto del denaro a chi lo fa.
      Spese legali ad esempio, in questo caso, sono comunque purtroppo all'ordine del giorno.

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    3. Sì, io quando posso mando sempre soldi ai gruppi (o singoli anche, come la gattara vecchietta di zona che spende tutta la sua pensione in cibo per gatti e non arriva a fine mese) e associazioni che si danno davvero da fare per la liberazione animale; e però lo stesso mi sembra sempre un fare ancora troppo poco.

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