dinsdag 11 oktober 2011

Professione: vegano - Beroep: veganist.


E così mi ritrovo disoccupato. A 44 anni, in terra straniera, con una non perfetta conoscenza della lingua del paese che mi ospita.

Vivo in Olanda da due anni. Per campare ho fatto il lavapiatti in un ristorante egiziano. In mezzo a tonnellate di liquami di animali massacrati, cucinati, divorati. Ho retto 24 mesi, lavorando come uno schiavo, in mezzo ad una sporcizia indescrivibile, condizioni igieniche assurde per un paese civile come l'Olanda, e condizioni di sicurezza inesistenti. Contratto a zero ore, e una parte del salario in nero.

Quando sono scivolato nella melma della cucina, e sono andato a sbattere pesantemente la testa contro una scala di acciaio; quando mi sono sollevato dal mio bagno di sangue e ho capito che ero ancora vivo, ho pensato che forse era il caso di cercare un altro lavoro.

Così ho provato a fare il cameriere in una piccola pizzeria italiana. Niente più sporcizia, niente più liquami o bestemmie in arabo. "Solo" prosciutti, salami, mozzarella e tonno in scatola. E bestemmie in italiano.

Ieri ho detto basta. Basta farmi trattare di merda, e per di più da persone che fanno i soldi cucinando e vendendo cadaveri di animali. Basta ! Ci sarà pure un modo per svegliarsi da questo incubo...

Non ne posso più di questo mondo criminale, eppure devo pur andare avanti. Chiederò il sussidio di disoccupazione? Me lo daranno? Lo voglio davvero, un sussidio di disoccupazione? E intanto che faccio?

Ok, calma. Intanto perfezionerò lo studio di questa lingua, non mi manca poi molto. Ho un titolo di operatore socio-sanitario riconosciuto qui in Olanda, potrei ritornare a lavorare con i pazienti psichiatrici, come facevo in Italia.

Nelle "Case Famiglia" i miei compiti comprendevano  il dover cucinare per gli ospiti. Carne e pesce naturalmente. Nelle strutture più organizzate si tratterebbe "solo" di servire pasti già confezionati. Tutto sommato meglio che lavorare in una macelleria...

Posso andare avanti qualche mese. Posso farcela. E nel frattempo continuare a fare il postino part-time senza contratto. Questo sì un lavoro vegano! 

Tranne quando si tratta di consegnare le varie pubblicità di generi alimentari/cadaveri di animali segregati e uccisi e venduti all'ingrosso, la rivista "Il Pescatore di Scheveningen", e numerose altre simili amenità.

Bisogna fare compromessi. Altrimenti la condizione di disoccupato diventerebbe la conseguenza dell'essere vegano. Invece no.
Sono disoccupato per lo stesso motivo per cui sono vegano. In un mondo normale non ci sarebbe alcun bisogno di essere vegano. In un mondo normale nessuno si sognerebbe di fare del male agli animali, di sfruttarli e meno che mai di mangiarli  o di indossarli. 

E così in un mondo normale non ci sarebbe la disoccupazione, non esisterebbero  ricchezza e povertà, e non ci sarebbe violenza. L'imbecille crudeltà che la razza umana adopera verso gli animali, è la stessa imbecille crudeltà che essa  adopera contro se stessa.

L'imbecille crudeltà di un tiranno tipo Gheddafi, Mubarak, il dittatore dello Yemen e dir si voglia, ha la stessa matrice che porta la vicina di casa tanto gentile ad acquistare al supermercato  la sua fettina di carne.

La violenza e l'orrore non abitano solo a Tripoli, in Somalia o al Cairo. Lo schifo e la depravazione morale non contraddistinguono solo gli uomini politici, i mafiosi e i finanzieri.

Se apri il tuo frigorifero, tu lettore di questo post, cosa vedi?

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En zo bevind ik mijzelf werkloos. Op 44 jarige leeftijd, in een vreemde land, met een matige kennis van de (Nederlandse) taal.

Al twee jaar woon ik in Nederland. Om te overleven, heb ik twee jaar gewerkt in een Egyptisch restaurant. Tussen ontelbare resten geslachte, gekookte en gegeten dieren. 24 maanden lang heb ik me  kunnen verzetten. Te midden van onbeschrijfelijk afval. Hygiëne en werkveiligheid van een schandalige niveau voor een geciviliseerd land als Nederland. Gewerkt als een slaaf. Nul uren contract, en een deel van het salaris "zwart".

Toen ik in de modder van de keuken uitgleed en mijn hoofd tegen een stalen trap bonkte; toen ik mijn plas bloed zag en wist dat ik nog leefde, bedacht ik me opeens dat ik als de bliksem weg moest zijn.

Dus probeerde ik een ober in een kleine Italiaanse Pizzeria te zijn. Geen vuilnis meer, geen rioolwater en kakkerlakken, geen vervloekingen in het Arabisch. "Alleen" maar ham en mozzarella kaas, salami en tonijn. in blik.  En vervloekingen het Italiaans.

Gisteren heb ik "basta!", genoeg gezegd. Genoeg met het me te laten me behandelen als stront, en vooral met mensen die geld verdienen met het koken en verkopen van vermoorde dieren. Genoeg! Er moet wel een manier zijn  om uit deze nachtmerrie wakker te worden.

Ik kan niet meer verder met deze criminele wereld, maar ik moet wel verder gaan. Zal ik een uitkering aanvragen? Zal ik aan de wettelijke voorwarden voldoen? Wil ik echt een werkloosheidsuitkering krijgen? Wat moet ik doen?

Okè, rustig nu. Ondertussen kan ik de studie van deze taal verfijnen. Met mijn diploma kan ik weer in de psychiatrie gaan werken, zoals ik in Italië deed.

In die kleine "Familiehuizen" moest ik voor de cliënten ook koken. Vlees en vis natuurlijk. In grotere werkplaatsen zou ik "alleen" kant-en-klaar maltijden opdienen.Tenslotte beter dan in een slagerij te gaan werken.
Ik kan nog wel een paar manden doorgaan. Nog steeds heb ik de postbezorgerbaantje (part-time, zonder contract). En echte veganistische baan!...maar niet heus.Vaak moet ik voedseladvertenties bezorgen, vol vlees en vis. En "De Scheveningse Visser" tijdschrift enzovoorts.
Soms moet je een middenweg kiezen. Anders zou de werkloosheid het gevolg zijn van de veganistische standpunt. En dit is niet waar.

De reden dat ik werkloos ben, is hetzelfde reden waarom ik veganist ben. In een normale wereld zou er geen reden om veganist te zijn. In een normale wereld, zou er niemand  kunnen bedenken dieren te doden en  op te eten.

Dus in een normale wereld zou er geen werkloosheid bestaan. Geen rijkdom, geen armoede. Geen geweld.
Die idiote wreedheid waar het menselijke ras dieren mee behandelt is dezelfde idiote wreedheid die het menselijke ras tegen zichzelf verricht.

Kunnen we niet de idiote wreedheid van een tiran als Khadaffi, Mubarak of Saleh vergelijken met de boodschappen die mijn aardige buurvrouw in de Albert Heijn doet ?

Geweld een verschrikking wonen niet alleen in Tripoli of in Somalië. De morele verdorvenheid is niet alleen kenmerk van de maffia, van de politici of van de financiële handelaars.
Als jij in je koelkast kijkt, wat zie je dan?

14 opmerkingen:

  1. Ti capisco e ti stimo per essere riuscito a licenziarti, io sono ancora nel limbo del "faccio un lavoro che non si addice alla mia etica, ma non ho il coraggio di mollarlo" :(

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  2. Ti capisco, per di più mi trovo nella tua - quasi - medesima condizione, essendo anche io senza lavoro e dico "quasi" perché non mi trovo in un paese straniero, anche se, a dire il vero, pur sentendo parlare attorno a me la mia stessa lingua, mi percepisco spesso come straniera in una terra desolata e sconosciuta, riferendomi non alla sola Italia, ma a tutto il mondo.
    Infatti dici bene: non se ne può più di questo mondo criminale, dove tutto va nel peggior modo possibile in cui potrebbe andare ("siamo nel migliore dei mondi possibili", diceva Leibniz, ma a me pare piuttosto di essere nel peggiore).

    So bene che potrei, accontentandomi, trovare un lavoretto qualsiasi anche domani, anche oggi stesso, ma il punto è che io voglio insistere a trovare un lavoro che mi rappresenti almeno un poco e che non contrasti con la mia visione del mondo, almeno sotto il profilo etico.
    Certo non potrò permettermi di attendere ancora a lungo, magari accetterò il compromesso di svolgere qualche occupazione noiosa e poco gratificante, ma non sarò disposta a cedere per quanto riguarda l'evitare a tutti i costi lo sfruttamento degli animali.
    Bè, dai, non scoraggiarti, cerca a tutti i costi di far valere il tuo titolo di operatore socio-sanitario e nel frattempo, approfittando dell'aumento di tempo a disposizione, approfittane per migliorare l'olandese.
    Mi sembri una persona determinata e molto in gamba, intelligente e lucida, sono sicura che riuscirai a combinare qualcosa di buono.
    Ti faccio i miei migliori e più sinceri auguri (non dico "in bocca al lupo"... non voglio più usare espressioni speciste).
    Facci sapere, eh.

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  3. Non sono vegana, nemmeno vegetariana... Purtroppo...anche io vivo nel compromesso....
    Sono flexitariana. Questo e' il mio compromesso per vivere in modo pacifico con chi ruota intorno a me.
    Nel 90 % vivo da vegetariana, ma che fatica!
    Poi arriva la cena fuori, o quella preparata dal marito carnivoro, e tutto crolla...

    In compenso ho un lavoro vegano!
    Mi dicono che non si puo avere tutto nellq vita.... :(
    Lasciatemi essere chi voglio io!!!!!!!!

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  4. @ luby

    scusa se mi intrometto, ma se parli di "fatica" e dell'occasione della cena fuori o preparata dal marito per far crollare il tuo proposito, allora si vede che forse non sei convinta fino in fondo della tua scelta.

    Un conto è accettare il compromesso di destreggiarsi in una società che è ancora fondamentalmente specista (come nel caso di dover accettare un lavoro non corrispondente in pieno alla propria etica), un altro è non riuscire a far valere le proprie scelte, nemmeno a tavola.
    Scusami, non voglio sembrarti aggressiva, né intendo mettere in discussione il tuo percorso, che magari sta procedendo per tappe, però non capisco in che modo, per vivere in modo pacifico, tu debba sentirti costretta ad assaggiare i piatti di tuo marito carnivoro.
    Per essere chi vuoi, basta crederci, eh.
    Un saluto e scusa se mi sono intromessa, ma il tuo commento mi ha troppo incuriosita.

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  5. grazie Girl from Vega e grazie Biancaneve!

    sta subentrando in me una specie di euforia: più tempo per stare con i miei gatti, suonare il piano, andare in bici, in piscina, prendermi cura della mia salute...passerà quando sarà il momento di pagare l'affitto?

    @Luby:

    grazie per la tua condivisione. nessuno può cambiare nessuno, tanto meno se stesso. ogni cosa accade...
    Mi fa piacere che ogni tanto accade che passi di qua!

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  6. Tanta stima, Tanta stima perchè io NON ce la farei MAI a lavorare in un posto come i tuoi.

    No, assolutamente, credo che impazzirei.

    Bisogna trovare il compromesso ma è troppo difficile...
    Qui in Italia non è nemmeno tanto meglio che da te... pure qui fa schifo il lavoro e il resto...

    Aprendo il frigo, vedo che è praticamente vuoto perchè ci sono troppe spese.
    Ma il mio buon peperone e i miei pomodorini mi fanno felice :)

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  7. @Luby... non ti conosco e non vorrei mai offenderti, ma Prova per un po' a essere vegana!
    E' STUPENDO!
    Io ho scoperto che il latte mi faceva stare male diventando vegana... magari anche tu potresti scoprire cose così piacevoli... poi ti viene una fantasia in cucina!!! :D

    Scusa l'ignoranza, ma che cosa vuol dire Flexitariana?


    @Biancaneve: Ahhh come al solito mi fai innamorare dei tuoi commenti! Nella prossima vita nasco uomo e ti sposo! :D

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  8. @ volpina

    :-D

    Flexitariana vuol dire tutto e niente (Luby, non te la prendere a male, nulla di personale, sul serio, ti prego di credermi): praticamente indica una persona che si alimenta privilegiando la scelta vegetariana ma che ogni tanto non disdegna né la carne, né il pesce, né i derivati animali.
    Non capisco che differenza ci sia tra l'essere onnivori e flexetariani. Certo, il flexitariano, a quanto pare, consuma un quantitativo di carne (e di pesce, formaggi ecc.) minore, ma rimane comunque una scelta ibrida.
    Credo oltretutto (almeno da quello che ho letto in giro) che più che di una vera filosofia di vita quale è quella vegana (derivata da considerazioni meramente etiche), la dieta flexitariana sia appunto solo una scelta alimentare, magari derivata da intolleranze, o da alcuni accorgimenti che è stato necessario prendere per la propria salute.
    Insomma, più che all'attenzione verso gli animali, si bada a quella per il proprio benessere fisico.
    Questo in generale. Poi magari Luby invece avrà motivazioni del tutto diverse, personalissime, lungi da me quindi volerla giudicare.
    E spero si capisca l'intento di questo mio intervento, volto essenzialmente a rispondere alla tua domanda.
    Ciao volpina, un abbraccio (e uno anche a De Spin e a Luby).

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  9. @ volpina

    P.S.: ci sono tante spese in questo periodo per tanti di noi, è vero, ed è difficile avere il frigo sempre pieno (pure il mio piange sempre).

    In questo periodo io cucino spesso splendide zuppe di cereali cui aggiungo un po' di riso, o pastina. E' un piatto completo, economico (lenticchie o altri legumi, un po' di riso o pastina e ne basta poco per ottenere una pentola piena, un po' di olio e cipolla per il soffritto, un po' di brodo vegetale ed è fatta), estremamente gratificante specialmente ora che arriva il freddo, buono, sazia, vegano, cosa ci può essere di meglio?
    Conosco tante ricette a base di legumi perché mia madre è toscana e nella tradizione della sua regione ci sono tante minestre e zuppe, di origine umile, contadina, ma che oggi vengono riscoperte per l'alto valore nutritivo a dispetto della semplicità degli ingredienti.
    Ecco, non avrei mai immaginato di riuscire ad improvvisarmi anche cuoca, ma tant'è ;-)

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  10. P.P.S.:
    scusate, volevo intendere spendide zuppe di LEGUMI e cereali.

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  11. Per quel che riguarda il mio frigo, essendo in questi giorni come sapete piuttosto libero da impegni(ma oggi ho avuto un colloquio di lavoro interessante), il frigo dunque appare ben fornito di tutte quelle verdure fresche che trovo al supermercato economico: zucchine, peperoni, broccoli, cavolfiore, cetrioli, carote, porri, champignons. Inoltre latte e panna di soja, di cui sono ghiotto. Fuori nello "schuurtje" (il capanno degli attrezzi) tengo le patate, al buio che non fioriscano. E in cucina non mi manca alcun tipo di legume, secco o in scatola (per le emergenze).
    Aglio, cipolle, e spezie varie.
    Cucino molto in questi giorni, faccio il pane, pizza, pasta e riso con verdure, zuppe con tutto ciò che mi avanza, pasta e ceci, pasta e piselli, riso e fagioli, hummus di ceci, ogni tanto un bel risotto...
    Mi sa sto anche mettendo sù peso...però i dolci non li so fare...mi limito a mangiare speculaas (biscotti olandesi alla cannella, perfettamente vegani) con caffelatte (di soja natuurlijk!...)

    Per il cibo spendo relativamente poco, mi basta evitare i supermercati di lusso tipo Albert Heijn, ho tutto un sistema per portare grossi carichi di provviste sulla mountain bike, e faccio la spesa da Aldi, che è un po' più distante ma mi permette di acquistare verdure fresche senza versare lacrime...ciao!

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  12. Fai anche il pane e la pizza? Complimenti, devi essere proprio bravo allora.
    Ho sempre provato una simpatia istintiva per gli uomini che sanno cucinare.
    L'hummus di ceci... che buono, è uno dei miei piatti preferiti, magari mangiato insieme anche ai felafel.

    Ecco perché a me le patate fioriscono sempre allora, perché non le tengo al buio. Non la sapevo questa cosa . Provvedo subito.

    Quando sono stata ad Amsterdam ho mangiato delle buonissime patatine fritte con la salsa d'arachidi piccante, mi pare si chiamassero vlaamse.

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  13. P.S.:
    Keep your fingers crossed per il colloquio di lavoro interessante (in bocca al lupo non lo dico più, lasciamo in pace il povero lupo). ;-)

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  14. hahahahahah il lupo!! :D

    Beh grande che sai cucinare la pizza e il pane! E' una cosa così semplice da fare ma MOLTISSIME persone non le sanno fare! Che strano...

    Ah ma allora Flexiqualcosa non vuol dire nient'altro che onnivoro travestito da vegetariano!

    Hm... non mi piace molto però sicuramente meglio che i carnivoroni...
    Spero che la gente si renda conto presto che uccidere non è una nobile cosa...

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