donderdag 6 oktober 2011

Eutanasia di un fagiolo - Euthanasie van een boon.


quando penso di trovarmi ad un livello di moderazione tale da potermi mantenere civile nei confronti di chi civile non è;

e quando mi faccio della moderazione, e chissà pure della compassione arma e scudo, onde portare a termine un'altra giornata senza perdere il mio posto di lavoro, passare una notte in galera, o amenità simili;

quando sbuca un poco di sole e non tira troppo vento, o almeno non nella direzione contraria a quella che vorrei percorrere in bicicletta;

quando la mia squadra del cuore, che milita ingiustamente e dolorosamente nel Campionato Dilettanti, è riuscita finalmente a sconfiggere il Catel Rigone portandosi prima in classifica;

e quando una che mi sembra veramente carina sembra sorridermi al supermercato;

quando è uno di quei bei giorni in cui la vita non sembra fare poi tutto quanto questo schifo

ecco che arriva il solito o la solita imbecille

che dice che per mangiare bisogna comunque uccidere

che è la legge della natura

e che uccidere una pianta o un animale

è la stessa cosa


als ik denk dat ik zo kalm ben, dat ik een beschaafd gedrag kan houden tegenover degenen die niet beschaafd zijn;

en als ik kan kalmte, en misschien ook mededogen, als wapen en schild gebruiken, om een andere dag af te sluiten zonder mijn baan te verliezen, een nacht in de gevangenis te moeten zitten, of andere gelijksoortige aangename situaties;

als wat zon uitkomt, en het waait niet te veel, tenminste niet tegenover de richting waar ik naartoe wil fietsen;

als mijn favoriete voetbal team, die onrechtvaardig en pijnlijk in de eerste klasse speelt, is eindelijk koploper geworden;

en als een leuk meisje tegen mij bij de Albert Heijn glimlacht;

als het is een van die mooie dag wanneer het leven blijkt niet zo walgelijk te zijn

daar komt als gewoon een idioot te zeggen

dat het is nodig toch te doden om te eten

dat dit de wet van de natuur is

end dat een plant of een dier te vermoorden

het is hetzelfde

3 opmerkingen:

  1. Mi è capitato proprio qualche mese fa di discutere pesantamente con uno in un pub, il quale sosteneva che poiché sicuramente anche i pomodori, a modo loro, soffrono, quando li si affetta, ma che comunque bisogna mangiare, allora tanto vale mangiare anche gli animali.
    In realtà a queste persone non importa nulla né degli animali e tantomeno delle piante, mirano soltanto a farci cadere in contraddizione ed a sostenere le loro assurde ragioni arrampicandosi sugli specchi.
    Io con gente così non voglio discuterci nemmeno più. Non ne vale la pena.

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  2. No, discuterci assolutamente no.
    Però sono talmente tante le persone che si trincerano dietro questa ridicola posizione! Devono in qualche modo giustificare a se stesse il loro egoismo, la crudeltà e la stupidità del loro comportamneto criminale.
    Spero che qualcuno di loro, leggendo questo post, almeno si vergogni...

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  3. Ed è per questo che bisogna prendere a schiaffi chi non fa le distinzioni.
    Ok che anche le piante soffrono ma non come un povero cucciolo di maialino.

    Odio i cazzo di umani...

    E mi spiace De Spin, ma NON si vergogneranno. ANZI, prenderanno ancora più posizione e diranno che siamo degli ignoranti ipocriti che vogliono solo far bella figura in giro ma che in realtà facciamo male anche alle piante, che i nostri propositi sono inutili e che tanto prima o poi bisogna morire.

    Li odio. Li odio. Li odio.

    Vorrei poter avere il potere di portare morte e distruzione.
    Vedi come correrebbero a diventar vegani tutti.

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