zondag 19 februari 2012

Celentano e Morandi vegetariani per caso.


Quando li ho visti insieme sotto i riflettori di Sanremo mi è venuto per un istante un brivido. In due fanno 150 anni suonati, eppure appaiono sempre in forma e pieni d'energia.

Adriano Celentano e Gianni Morandi sono vegetariani, lo sapevate? E lo sono, pare, per motivazioni etiche e non soltanto salutistiche.

Vederli insieme  "dominare" il Festival di Sanremo mi ha fatto riflettere. Celentano, sopratutto.

Adriano Celentano ha fatto due lunghi interventi in cui oltre che cantare ha condiviso sue cose private, e ha attaccato la Chiesa Cattolica. Ha parlato a lungo di Gesù, di quanto sia importante seguire gli insegnamenti di Gesù e così via.

In quanto non credente gli interventi di Celentano mi hanno annoiato a morte. Carino che attacca la Chiesa, ho pensato, ma non ha argomenti più interessanti?

Per un non credente il nome di Gesù Cristo non evoca nulla. E se la Rai è un servizio pubblico per il quale gli italiani pagano il canone, bisognerebbe evitare di rivolgersi soltanto ai credenti. I non credenti sbadigliano, cambiano canale, non capiscono.

La spiritualità rappresentata da Celentano assomiglia ad un maxi-fumetto dove Gesù è il super-eroe, dove c'è un misterioso Dio creatore e un Paradiso che ci aspetta.

Per un non credente queste sono pure sciocchezze.

Celentano avrebbe potuto attaccare la Chiesa Cattolica parlando di animali. Avrebbe potuto condividere il suo essere vegetariano. Avrebbe potuto denunciare l'indifferenza e l'inaudita ipocrisia della Chiesa nei confronti degli animali e avrebbe potuto dichiarare che lui e Morandi sono vegetariani per motivi etici.

Celentano avrebbe potuto raccontare agli italiani gli orrori dei macelli e degli allevamenti intensivi. Avrebbe potuto spiegare agli italiani la possibilità di nutrirsi in modo sano e senza crudeltà.

Invece Celentano ha parlato di Gesù,  in un delirio mistico che a molti è sembrato patetico ed inconcludente.

Quando ho visto Morandi e Celentano insieme al Festival di Sanremo, ho pensato che forse non era casuale se due famosi vegetariani si trovassero lì. Ho pensato, che forse una parola pubblica  in favore dei nostri amici animali avrebbero  osato spenderla. 

Invece niente. Un'ennesima occasione gettata al vento. Quei due erano lì davvero per caso...

17 opmerkingen:

  1. Ti illudi se credi che ad uno spettacolo popolare come Sanremo e su un canale di stato dove le aziende produttrici di carne, pesce, formaggi ecc. pagano fior di quattrini per pubblicizzare i loro "prodotti" si possa parlare dell'orrore dei macelli, allevamenti ecc..
    Non sarebbe stato producente in termini monetari perché queste mostruose lobbies implicate nello sfruttamento degli animali avrebbero protestato e si sa, il denaro, per molti, è ciò che conta di più.

    Certo che almeno un messaggino piccolo piccolo avrebbero potuto mandarlo quei due, anche dire solo due paroline.
    Mah, non avendo proprio visto Sanremo non credo a questo punto di essermi persa molto.

    Dovremmo fondare una nostra tv, caro De Spin. Il problema, as usual, è sempre la mancanza di denaro. :-(

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    1. Temo che se De Spin o Biancaneve avessero a disposizione molto denaro, e lo impiegassero per diffondere certi inaccettabili messaggi, a De Spin e Biancaneve accedrebbe qualcosa di spiacevole.

      Lo sai, io correrei comunque il rischio. E pure tu...

      A costo di passare per complottista, non riesco a capire come nessun vegetariano, quando diventa famoso, osi portare in pubblico il dibattito etico sugli animali.

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    2. Io lo correrei sicuramente questo rischio, ripeto, finora mi sono mancate solo le risorse economiche, e sai bene che per portare avanti campagne serie di grossa risonanza bisogna avere parecchi mezzi e denaro a disposizione.

      Penso che i vegetariani famosi abbiano paura di perdere una considerevole fetta di pubblico e di fans se iniziassero a parlare di questioni così poco "popolari" e poi forse quando vanno in tv o compaiono intervistati sulle varie riviste debbono restare nei margini tematici preventivamente concordati.
      Per una questione di immagine probabilmente questi personaggi famosi temono di esporsi troppo.

      L'unica attrice che so essere davvero coerente è la Portman, vegana da moltissimi anni. Lei ogni tanto ne parla e per ogni suo lavoro pretende abiti vegani e cibo vegano. So che ora ha iniziato a lavorare per la realizzazione di un documentario tratto dal saggio di Foer "Se niente importa", non ho ben capito però se come attrice o addirittura produttrice. Un documentario del genere, realizzato in America, con un'attrice di simile portata, potrebbe essere un bel messaggio per il mondo.

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  2. Di Gianni Morandi proprio non lo sapevo!!
    Comunque ho pensato la stessa identica cosa. Quando gente influente come loro ha la possibilità di parlare di cose SERIE come queste non lo fa mai. Perchè in fondo hanno paura di perdere la loro fama e i loro soldi...
    "Vegetariani" si, ma anche famosi. E forse è proprio questa fama a non renderli completamente vegetariani...
    Sono completamente d'accordo con Biancaneve quando dice che hanno paura di perdere il loro pubblico. E' solo questo alla fine.

    Ho letto "Se niente importa" è un libro meraviglioso, tutti dovrebbero leggerlo!

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    1. L'ho letto anche io.

      Senti, hai mai letto "Il maiale che cantava alla luna"?
      E' un libro sulla vita emotiva dei cosiddetti animali da "fattoria" e fa capire come siano sensibili, intelligenti (non che noi avessimo mai avuto dubbi in proposito, ma sai, tanta gente pensa che le oche, i maiali, le mucche siano sceme e quindi leggere un testo simile potrebbe insegnar loro qualcosa).

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    2. Ce l'ho anch'io quel libro, l'ho trovato veramente bello. Esiste anche un documentario sulle ricerche che l'autore ha fatto per raccogliere la documentazione, ne ho visti dei pezzi su internet.

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    3. Non l'ho mai letto, lo prenderò!

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  3. Non sapevo che questi due fossero vegetariani, il che mi fa ovviamente piacere, ma come dici tu mi farebbe ancora più piacere se spendessero almeno qualche parola su questo argomento. Alla fine la questione animale viene sempre tralasciata, come se non fosse neanche un problema, come se uno dovesse tenere questo aspetto della propria vita non dico nascosto, ma comunque in secondo piano.
    Sulla televisione, mi piacerebbe moltissimo che si desse spazio ai temi animalisti, mentre avviene molto di rado, e generalmente solo riguardo ai cani e ai gatti...Sembra che la tragedia degli animali non avvenga neppure su questo pianeta.
    Nell'improbabile eventualità che divento ricca, cercherei di prendermi uno spazio in qualche tv per parlare di animalismo, questo tema che a parte qualche sporadico servizio sembra rimanere un tabù.
    Naturalmente chiederei la vostra collaborazione per mettere in piedi la cosa :-)

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    1. Guarda, nel caso sono già pronta a farmi un tatuaggio di una farfalla sull'inguine nel caso servisse! :D

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  4. Non avendo granchè inguini da mostrare, sono sempre e comunque pronto ad andare davanti a qualunque platea e parlare delle cose che scrivo qui. Non so però che razza di oratore sarei, ma certo non mi tirerei indietro...

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    1. Il fatto di non tirarsi indietro è già una gran cosa.
      L'importante è che ci sia del pubblico pronto ad ascoltare, e non solo sentire...

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  5. Sai qual è la differenza tra noi ed una Belen qualsiasi?
    Che l'inguine di Belen passerà, verrà dimenticato, mentre le nostre battaglie un giorno saranno sempre più riconosciute.

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  6. un programma, un presentatore non si può pretendere che parli sempre a TUTTI. e' inevitabile che gli argomenti di cui tratta ad alcuni interessino(i credenti) e ad altri no. gli altri cambino canale, magari vadano a seguire una trasmissione sul calcio, della quale a me me ne importa meno di zero, per es. e quando ci incappo cerco il telecomando alla velocità della luce per cambiare, perchè mi fa schifo il mondo del calcio, .. tutti quei miliardi per pagare gente che da i calci a un pallone. quando ci sono sport molto + difficili e faticosi e gli atleti non sono certo pagati come i calciatori!!!!!

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  7. per TE sono sciocchezze per ME no. per i credenti no, quindi sei pregati di rispettare le opinioni altrui ed evitare di incentrare un articolo sullo screditamento delle altrui opinioni!!! Vergongnati

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  8. Giovanna io comprendo senz'altro la tua irritazione. E sarei d'accordo totalmente con te, sulla necessità di dover portare rispetto alle opinioni altrui.

    In questo caso c'è un "ma" grosso come una casa, che ti vorrei spiegare.

    L'opinione che esprime la Chiesa Cattolica rispetto agli animali è la seguente: nella Bibbia è scritto che Dio ha creato gli animali affinchè l'uomo ne potesse fare uso e consumo.

    Ora questa "opinione", innanzitutto non è un'opinione ma una manipolazione. Per quanto un credente possa credere, non può assolutamente pretendere che possa arrogarsi la presunzione di sapere quale sia il volere di Dio.

    Nessuno sa se Dio esiste o meno. Si può credere o non credere, ognuno è liberissimo, ma non si può pretendere di sapere. Questa presunzione è manipolazione.

    Ora l'opnione che esprime la Chiesa Cattolica sugli animali è gravissima, non solo perchè adduce a propria fonte addirittura Dio, una creatura immaginaria.

    Ma sopratutto perchè condanna alla tortura ed alla morte miliardi di animali. Crea nell'animo dei credenti (e qui sta la manipolazione) una giustificazione totalmente errata.
    Errata non perchè sia scritto in questo o quel libro "sacro", ma perchè va contro ogni più elementare forma di umanità.

    Se non ti piace la parola sciocchezze allora dirò che sono favole. Che servono a giustificare l'egoismo e la stupidità dell'uomo, che mangiando gli animali si elegge ad essere la vergogna del Creato.

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  9. Non poteva parlare della figura di Gesù Cristo? Se sei non credente perché lo hai guardato? Potevi benissimo spegnere la televisione ed andare a dormire...

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  10. La televisione non ce l'ho, ma hai ragione, dopo poco ho spento il computer. Un non credente in Italia non ha quasi più diritti, ora con Bergoglio è diventata Islamitalia. Buon per me che sono emigrato in un paese dove i cattolici non riescono a fare danni.

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